STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Teatro dei Venti Due decenni di impegno

Scuola, carceri, piccoli borghi: un progetto per il sociale che sarà celebrato sabato con una giornata speciale: ’Perdersi e orientarsi’

Stefano Tè, direttore del Teatro dei Venti che festeggia due decenni di attività

Stefano Tè, direttore del Teatro dei Venti che festeggia due decenni di attività

Venti per Venti fa... un significativo anniversario per il Teatro dei Venti, diretto da Stefano Tè, che celebra appunto il suo ventennale. "Questo 2025 per noi è un anno speciale – sottolinea il regista –. Sono vent’anni di esistenza e di resistenza. Resistere alla diffidenza, alla precarietà, alla realtà, ma soprattutto vent’anni di vite dedicate e affidate al teatro".

Il Teatro dei Venti ha creato spettacoli apprezzati in ambito internazionale, come ’Il Draaago’, ’Pentesilea’, ’Moby Dick’ e ’Don Chisciotte’, e in parallelo ha avviato e gestito progetti nelle carceri, nella scuola, tra gli anziani, lavorando sia in città che nel piccolo borgo di Gombola di Polinago. Dal 2006 anima progetti di teatro nel carcere di Modena e nella casa di reclusione di Castelfranco, promuove iniziative di cooperazione internazionale e nel campo della salute mentale, in collaborazione con l’Ausl. Dal 2012 cura il festival Trasparenze per valorizzare la creatività contemporanea e i nuovi spazi scenici.

"A ispirare a dare senso a queste progettualità, spesso basate sulla partecipazione dei cittadini, è la spinta utopica che ci anima", annotano i responsabili della compagnia teatrale. E, citando Shakespeare, ricordano che "se siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, allora i sogni possono essere fatti della nostra stessa sostanza. Il teatro ha la capacità di farci sognare mondi diversi che possiamo immaginare, creare, abitare".

Per celebrare il compleanno, il gruppo teatrale ha organizzato una giornata speciale, sabato 5 aprile dalle 15 al rinnovato teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150. ’Perdersi e orientarsi’ sarà il fil rouge di una serie di interventi per condividere esperienze: verrà anche presentato il libro dedicato al ventennale ’Utopie nel mezzo’, a cura di Giulia Alonzo, Oliviero Ponte di Pino e Salvatore Sofia.

La giornata si aprirà con approfondimenti proprio sul ‘perdersi e ritrovarsi’, insieme ad alcuni ospiti di realtà lontane del teatro ma che offriranno nuove prospettive: Ettore Perozzi, astrofisico esperto di meccanica celeste e divulgazione, Angela Barbetti, archivista e conservatrice del patrimonio fotografico, Matteo Buraglio, coordinatore di una struttura sperimentale per malati di Alzheimer, e in un intervento video Elena Dak, antropologa, scrittrice e guida del deserto. Dopo la presentazione del libro, un brindisi per festeggiare il traguardo dei vent’anni, nell’evento realizzato con il sostegno di Bper Banca.

"Il teatro è per noi un luogo dove confluiscono orizzonti diversi – aggiunge Stefano Tè –. Il teatro si alimenta di visioni, accoglie, elabora, trasforma, e soprattutto ha lo sguardo proiettato verso l’altro".