STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Teatro Comunale nel futuro. Ecco l’avatar virtuale, darà consigli ai turisti

Un personaggio digitale a grandezza naturale accoglie spettatori e visitatori. Tramite l’intelligenza artificiale può interagire dando risposte in decine di lingue. Al di là di qualche imprecisione, è sicuramente un’opportunità che incuriosisce

L’avatar virtuale si chiama Perla e accoglie i visitatori nel foyer del teatro Comunale

L’avatar virtuale si chiama Perla e accoglie i visitatori nel foyer del teatro Comunale

Modena, 11 aprile 2025 – Se stasera o domenica pomeriggio andrete al teatro Comunale per assistere alle tre miniopere ‘ecologiste’ ed europee ideate dagli studenti (e sono piuttosto emozionanti, non perdetele), nel foyer potrete conoscere anche Perla. È giovane, longilinea, ha tratti somatici vagamente orientali e indossa un paio di jeans e una felpa con il logo del teatro: sta sempre in piedi, non sente l’esigenza di mettersi a sedere ma spesso si muove, guarda a destra o a sinistra, scuote le gambe. Potete parlarle, rivolgerle domande, ma non potete stringerle la mano... perché Perla è un avatar, un personaggio virtuale, una figura creata al computer. Proprio in coincidenza con il debutto delle tre opere – che, in ossequio alla sostenibilità, adottano soprattutto scenografie digitali ed effetti visivi virtuali – il Comunale ha accolto questa novità: un avatar a grandezza naturale che potrà fornire informazioni sul teatro, sulla sua programmazione e anche sulla città di Modena (che, non a caso, è città Unesco per le media arts).

L’hanno chiamata Perla in onore della protagonista di una delle tre opere, "Perla di speranza", con il soggetto creato dai ragazzi del ‘Selmi’. In termini tecnici, questo è un avatar "Cai", ovvero "Conversation artificial intelligence", dunque una figura che può interagire, comprendere domande e rispondere anche in decine di lingue. È stato creato dalla Heimspiel di Augusta in Germania, società specializzata in sistemi di realtà virtuale e AI, la stessa che ha realizzato le scenografie digitali delle opere. Perla compare su un maxischermo, come un totem: toccando un punto dello schermo, è possibile formulare una domanda a cui lei cercherà di rispondere... ovviamente sulla base delle informazioni che ha a disposizione e che sono state salvate nella sua memoria.

Abbiamo provato a fare quattro chiacchiere con Perla e – sinceramente – è stato un dialogo un po’ a singhiozzo. Forse ‘lei’ non sente sempre bene, forse noi dobbiamo scandire perfettamente le parole, forse il suo database è ancora incompleto e ‘lei’ ci pensa su e a volte si ‘incanta’. Le abbiamo chiesto, per esempio, quale opera fosse in programma al teatro Comunale in questi giorni e lei ci ha risposto "Cavalleria Rusticana" e "Pagliacci" (che in realtà sono andate in scena tre settimane fa). È andata un po’ meglio con una domanda su Modena e le sue bellezze, sia pure con qualche imprecisione: "Modena è una città affascinante situata in Emilia Romagna, conosciuta per la sua ricca tradizione culturale e artistica – ci ha risposto Perla –. Il cuore storico della città ospita il maestoso Palazzo Ducale e la famosa Cattedrale, entrambe patrimonio dell’Umanità Unesco", ma dovremo correggere l’errore, perché il Palazzo Ducale non è parte del sito Unesco. Il maxischermo con l’avatar verrà collocato nella sala della biglietteria, a disposizione di visitatori e turisti: al di là delle incertezze iniziali (certo, andrà migliorato, aggiornato e arricchito di contenuti) può essere un modo per incuriosire o fornire informazioni in maniera più friendly rispetto a un semplice tabellone o una grafica. Anche se – vivaddio! – almeno per ora nessun avatar potrà mai sostituire una figura umana reale, capace di venirti incontro, di entrare in empatia e anche di sorridere. Già, perché a Perla manca un bel sorriso italiano: i programmatori dovranno insegnarglielo.