GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Tavolo tra Comune, rappresentanze e terzo settore: via il 22 aprile

Un luogo reale in cui analizzare dati e livelli di produttività e occupazione, per orientare strategie e affrontare problemi, allargando...

Un luogo reale in cui analizzare dati e livelli di produttività e occupazione, per orientare strategie e affrontare problemi, allargando di volta in volta il confronto con gli attori che operano nel settore produttivo. Sono i principali obiettivi del Tavolo di crisi, previsto dal protocollo di intesa per lo sviluppo, la coesione sociale e il futuro di Modena, siglato a febbraio, tra amministrazione comunale, parti sociali e terzo settore che l’amministrazione comunale ha deciso di attivare accogliendo la richiesta delle organizzazioni sindacali. Il primo incontro, presieduto dal sindaco, è in programma martedì 22 aprile e sarà preceduto da un incontro preparatorio fissato per martedì prossimo.

Dall’assessorato a Lavoro e Commercio viene evidenziato che, di fronte a problemi e crisi, la scelta di lavorare uniti è l’unica possibilità per tutelare il tessuto economico modenese e i cittadini, in quanto i cambiamenti in corso rischiano di travolgere le imprese, andando a sommarsi a problematiche già in corso come l’aumento dei costi delle materie prime e dei costi energetici; è necessario, pertanto, proteggere il tessuto produttivo modenese.

L’istituzione del nuovo organismo è tra le azioni previste dal protocollo di intesa riconosce all’amministrazione comunale un ruolo di composizione di percorsi di trasformazione del tessuto economico, della produzione industriale e dell’evoluzione del settore terziario, in risposta all’attuale crisi e alla transizione energetica, economica e produttiva.

L’obiettivo è di garantire la tenuta e la continuità occupazione del territorio, favorendo percorsi di riconversione attraverso la formazione professionale e percorsi di tutela dentro al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle persone socialmente svantaggiate.

Intanto il sindaco Massimo Mezzetti commenta l’indagine presentata da Cgil, Caaf e Federconsumatori sugli stipendi dei modenesi pubblicata ieri. "Esiste in questa città, e non solo, un progressivo impoverimento dei lavoratori perché i salari non sono adeguati al costo della vita che presenta voci sempre più problematiche come l’affitto di casa. Noi, come amministrazione comunale stiamo facendo la nostra parte, a partire dal protocollo condiviso con le parti sociali prima della fine di febbraio. Un documento tutt’altro che formale che ci dà modo di rispondere già positivamente all’opportuno appello dei sindacati confederali sull’attivazione di un tavolo che affronti le questioni della crisi". Il primo cittadino ricorda che "abbiamo voluto dare al bilancio una direzione precisa salvaguardando e ampliando i servizi, creando un’ampia platea di contribuenti esentati dall’addizionale irpef a fronte di un intervento necessario proprio per non arretrare sul fronte delle politiche pubbliche". Allo stesso tempo "stiamo definendo i contenuti del piano casa con cui interveniamo sulla febbre da alloggi e sulla bolla speculativa che esiste in città".