
E’ il D-day del Green pass ed è iniziata la corsa al tampone per tutti i lavoratori non vaccinati. Infatti, come noto, le persone sprovviste di certificazione verde dovranno essere allontanate dal posto di lavoro e ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata. Saranno i datori di lavoro a dover controllare e anche nel nostro territorio, a quanto pare, sono tanti i dipendenti ‘scoperti’.
A confermarlo è Roberto Vivoli, titolare del laboratorio Test di viale Verdi che spiega di aver attivato il ‘drive’ anche durante il pomeriggio, domenica compresa, proprio per andare incontro alle esigenze dei lavoratori che non hanno il Green pass.
"Daremo la possibilità ai nostri clienti di fare ‘pacchetti’ da dieci tamponi a prezzo calmierato e abbiamo predisposto una pre-accettazione per avere tutte le credenziali pronte per la creazione del Green pass – spiega Vivoli – In questo modo le persone possono scaricarlo in maniera automatica. Inoltre stiamo ‘accendendo’ convenzioni alle aziende per andare incontro alle loro esigenze ma, ad oggi, non mi risulta vi siano aziende che pagano di tasca propria i tamponi ai dipendenti che non sono vaccinati. Al momento – commenta il titolare del labaratorio – ci hanno già contattato circa mille lavoratori e sicuramente il numero aumenterà. Per questo abbiamo preso accordi coi sindacati di settore, come quello della scuola o dei trasporti ad esempio per attivare questo tipo di servizi: ovvero pacchetti da dieci tamponi ad esempio per cercare di abbassare i costi".
C’è anche un’altra novità – annuncia Vivoli – da lunedì saremo operativi col test molecolare salivare. In sostanza l’analisi viene fatta con la stessa macchina dei tamponi molecolari. Quello che stiamo cercando di fare è di inserire più tamponi salivari contemporaneamente: c’è un kit che permette di analizzarne fino a cinque test e in questo modo si abbattono i tempi e i costi. Ci tengo a precisare che si tratta di un test valido tanto quanto quello naso faringeo ma la durata è di 72 ore e non di 48: questo è un vantaggio perchè in questo caso il green pass dura tre giorni".
Infatti quello salivare è a tutti gli effetti un molecolare che ora costa 70 euro "ma per il momento non possiamo sbilanciarci sul prezzo del salivare: lo stiamo ancora valutando" dice Vivoli. "Queste mille persone che mi hanno contattato verranno ogni due giorni a ‘tamponarsi’ e, vista la mole di lavoro che si prospetta, stiamo pensando di aumentare l’organico –conclude – Infine ricordo che c’è una postazione dedicata ogni giorno dalle 14 alle 18 per la pre accettazione e prenotazione dei pacchetti. E’ infatti preferibile avere sempre l’appuntamento per riuscire a gestire il green pass poiché, senza credenziali inserite, non si riesce a scaricare nell’immediato".
Valentina Reggiani