Modena, 10 maggio 2019 - Si è presentata al Policlinico denunciando uno stupro e facendo il nome del presunto violentatore che è stato poi arrestato. E’ un caso delicatissimo, quello su cui sta indagando da venerdì pomeriggio la squadra mobile della questura, dopo che i medici del Policlinico hanno avvisato la polizia poiché, al pronto soccorso ginecologico, si era presentata una ragazzina in lacrime. La vittima sarebbe una minorenne, di diciassette anni, che ha raccontato di essere stata costretta a subire un rapporto da un 22enne in una abitazione di Modena.
All’ospedale, quindi, è arrivata la polizia, dapprima con un equipaggio della squadra volante che ha acquisito le prime sommarie informazioni anche dall’adulto che ha accompagnato la minore, poi è stata attivata da parte dell’ospedale la procedura prevista in caso di violenza sessuale.
E’ stato quindi attivato il supporto psicologico alla giovane mentre a livello investigativo sono stati acquisiti tutti gli elementi utili all’indagine, come per esempio i vestiti della ragazza, alcuni dei quali potrebbero essere a disposizione degli inquirenti. Il caso è stato perciò preso in carico dalla squadra mobile, sezione reati sessuali: ora gli agenti dovranno accertare che cosa sia successo nell’abitazione.
Il 22enne, che conosceva la 17enne, avrebbe sostenuto di esserne il ‘fidanzato’ o comunque che il rapporto è stato consenziente. Sul caso c’è il massimo riserbo, poiché il reato - se commesso - presuppone la garanzia che la vittima rimanga nell’anonimato, a maggior ragione in caso di minorenni coinvolti. Data la maggiore età del presunto violentatore, che invece respinge le accuse, del caso è stata informata la Procura di Modena: il magistrato di turno ha incaricato la squadra mobile di portare a termine tutti gli accertamenti.
Il giovane è stato quindi arrestato e domani è prevista l'udienza di convalida. La ragazza sarebbe inatnto già stata dimessa. Non è chiaro se la presunta violenza sia avvenuta poco prima che la ragazza si presentasse al policlinico oppure la sera precedente, fatto sta che il tutto sarebbe accaduto all’interno delle mura domestiche