Modena, 10 gennaio 2019 - Ci sarebbe una stufa a gas difettosa all’origine della morte di Wilma Balboni, 84 anni, deceduta stanotte nella villetta in via Argini a Casoni di Ravarino, nel suo appartamento posto al primo piano, dove viveva con la badante.
E’ stata proprio quest’ultima, una ucraina di 57 anni, a dare l’allarme intorno alle 7.30: ha accusato un forte malessere e ha chiamato il 118. Sul posto sono giunte due ambulanze e un’automedica insieme ai vigili del fuoco. A nulla però sono valsi i tentativi del personale sanitario di rianimare l’84enne. Il gas letale aveva saturato l’aria dell’appartamento non lasciando scampo all’anziana.
La badante è stata trasportata d’urgenza inizialmente a Baggiovara, per poi essere poi trasferita al centro iperbarico di Bologna. Le sue condizioni sono serie, ma non è fortunatamente in pericolo di vita. I vigili del fuoco hanno subito cercato di capire da dove provenisse il gas killer; il sospetto più fondato è che sia fuoriuscito da una stufa alimentata a gas che si trovava nell’ambiente attiguo alla stanza dove dormivano le due donne.
L’ambiente è stato posto sotto sequestro dai carabinieri. Nelle operazioni di soccorso sulla signora deceduta e sulla badante sono rimasti lievemente intossicati anche gli operatori del 118 , arrivati dalla vicina Pubblica assistenza di Crevalcore. Sono stati visitati all’ospedale di San Giovanni in Persiceto ed inviati in urgenza presso la Camera iperbarica di Quarto Inferiore.
La notizia della morte di Wilma Balboni si è sparsa in fretta nella piccola frazione di Casoni dove la donna era conosciuta e stimata. Nonostante qualche difficoltà di deambulazione, accompagnata dalla badante, la signora Wilma ama va uscoire di casa e scambiare alcune parole con gli altri abitanti. In tanti questa mattina si sono stretti intorno al figlio dell’anziana che abita con la propria famiglia al primo piano della villetta.