REDAZIONE MODENA

Studenti aggrediti dalle baby gang. Incontro con famiglie e istituzioni: "Risolviamo il problema insieme"

L’assemblea, organizzata dai Consigli di istituto, è stata fissata per giovedì sera: ci sarà anche il sindaco. L’appello ha raccolto ottomila firme. "Escalation di violenza preoccupante. Sarà un’occasione di confronto" .

Studenti aggrediti dalle baby gang. Incontro con famiglie e istituzioni: "Risolviamo il problema insieme"

L’assemblea, organizzata dai Consigli di istituto, è stata fissata per giovedì sera: ci sarà anche il sindaco. L’appello ha raccolto ottomila firme. "Escalation di violenza preoccupante. Sarà un’occasione di confronto" .

Furti, rapine e violenti pestaggi. Continua a crescere la preoccupazione tra genitori, insegnanti e tra gli stessi studenti, finiti ben più di una volta nel mirino di baby gang e giovani aggressori, spesso coetanei.

Un’onda di violenza che nelle ultime settimane sembra essersi trasformata in un vero e proprio tsunami, e che ora è urgente contrastare con azioni concrete "affinché episodi del genere non riaccadano mai più".

Proprio per individuare insieme le soluzioni migliori da perseguire, il coordinamento dei presidenti dei Consigli di Istituto di Modena e Provincia ha fissato per giovedì sera un incontro ad hoc, aperto a tutti: "Dopo i gravi fatti di cronaca – si legge nella locandina – i genitori si incontrano e invitano tutte le istituzioni, nella convinzione che solo insieme possiamo affrontare e risolvere il problema".

L’appuntamento è nella sala parrocchiale di Gesù Redentore, in via Leonardo Da Vinci: tra i presenti, ci saranno anche il sindaco Mezzetti, l’assessora alle politiche educative Federica Venturelli e l’assessora alla sicurezza urbana Alessandra Camporota.

Soltanto dieci giorni fa, il coordinamento si era riunito sul tema della violenza sia all’interno che all’esterno degli istituti scolastici, in un incontro online molto partecipato. In seguito, era stata scritta una lettera indirizzata a tutte le istituzioni coinvolte, e sottoscritta da tantissime persone tramite modulo Google, per chiedere azioni immediate e concrete per affrontare la gravità della situazione: nel corso di una settimana, le firme hanno raggiunto quota ottomila, tra genitori, studenti, personale docente e non solo.

"Ora abbiamo sentito la necessità di programmare un incontro in cui potessero partecipare anche le famiglie, le istituzioni e chiunque voglia prenderne parte, per dare così vita a un vero e proprio confronto pubblico sul tema, e farlo in tempi rapidi – entra nel dettaglio Monica Secchi –. Gli studenti delle scuole superiori sono quelli maggiormente coinvolti, ma spesso in molti casi il problema parte anche dalle scuole medie. Le preoccupazioni, infatti, non sono poche: nelle ultime settimane abbiamo assistito a episodi di violenza allarmanti. Alcuni giovani non solo sono stati derubati ma anche picchiati e ridotti in condizioni preoccupanti".

"Fortunatamente sono già stati attivati i presidi al polo Leonardo e alla stazione delle corriere, due tra i luoghi più a rischio, e la situazione ora è maggiormente sotto controllo – continua Secchi –. Ma non possiamo fermarci a questo, perché le aggressioni agli studenti non possono e non devono finire nel dimenticatoio. L’allarme è evidente e ora servono azioni ad hoc, controlli capillari, agenti in borghese. Così come è importante ricordare che la prevenzione è necessaria fin dalle scuole primarie. Parlarne, confrontarsi, e approfondire il tema insieme è la chiave".

g. d. c.