VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Stalker recidivo nei guai. Perseguitava la ex mentre era ai domiciliari

Il 58enne, secondo le denunce, da mesi tormenta la donna con mail e telefonate. Chiuse le indagini, si attende il secondo processo. La vittima: "Vivo nell’incubo"

I carabinieri hanno indagato sul caso

I carabinieri hanno indagato sul caso

Modena, 29 gennaio 2025 – Non è stato ‘sufficiente’ il carcere e neppure gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Nessuna misura adottata nei suoi confronti lo ha mai fermato: ha continuato a mandare mail, a diffondere il numero di telefono della sua vittima sui siti di incontri hard o a farla chiamare da personaggi ‘loschi’ per intimorirla, per farle capire che sarebbe stata sempre sotto il suo controllo. Una persecuzione continua, silente che da troppo tempo distrugge la vita e l’anima di una donna.

Sono state chiuse le indagini ed ora si attende, da parte della Procura, la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di uno stalker seriale che da mesi, anni, perseguita la ex convivente. L’uomo, 58 anni e fino a poco tempo fa ai domiciliari, era stato condannato recentemente sempre per stalking nei confronti della stessa vittima ma non si è mai fermato, neppure ‘oggi’. Ora si attende la fissazione dell’udienza preliminare per il secondo processo.

L’indagato ha trovato ogni modo possibile per rendere... impossibile la vita della vittima, contattando ad esempio centri estetici che a propria volta chiamavano la donna, mamma di un ragazzino adolescente, per proporle interventi chirurgici mai richiesti. Dopo i centri estetici hanno cominciato a contattala agenzie immobiliari e ‘clienti’ di svariati siti erotici.

C’è di più perché, secondo le accuse, il 58enne è arrivato negli ultimi mesi a comunicare alla Società Servizi Energia un elevato consumo di autolettura relativo al contatore della vittima, facendole ricevere una fattura di importo abnorme. Eppure lei, la donna aveva già subito ingenti danni alla propria abitazione a causa degli atti vandalici commessi dal 58enne nel recente passato.

All’indagato – a cui vengono contestati episodi tra febbraio e marzo dello scorso anno – , viene contestata ovviamente la recidiva reiterata specifica. "Ho smesso di uscire se non per recarmi al lavoro e non posso più neppure permettere a mio figlio di recarsi dagli amici in bicicletta – sottolinea la donna, che da anni vive nel terrore –. Nulla lo ha fermato e mi hanno contattato svariati sconosciuti stranieri anche la settimana scorsa, di notte. Poi hanno ripreso ad arrivarmi mail da siti di incontri: mi chiedo solo quando e se finirà mai questo incubo e in quale modo".

La relazione tra vittima e stalker era iniziata nel 2018 ma le attenzioni dell’indagato si erano ben presto trasformate in ossessioni. Interrotta la relazione, l’uomo aveva iniziato a riempire i muri del quartiere con scritte offensive, a diffamare la vittima con i familiari per poi danneggiarle l’auto.

"La verità è che alla fine, in carcere, ci vivono le vittime" sottolinea la donna rassegnata. Nei giorni scorsi, in un’aula del tribunale, mentre un altro processo per maltrattamenti era in corso, il cicalino di una delle numerosissime – purtroppo – vittime di violenza ha iniziato a suonare. Le ‘ricordava’ che l’ex violento, sottoposto al braccialetto elettronico, era a pochi passi da lei, per partecipare all’udienza ma nei suoi occhi è comparso il terrore. Come quello nello sguardo della modenese che chiede soltanto giustizia.

Intanto ieri un altro uomo di origine straniera è stato rinviato a giudizio: per anni avrebbe sottoposto moglie e figlio a innumerevoli vessazioni e prevaricazioni. Ad aprile nei confronti del padre-padrone partirà il processo.

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