
Stadio Ricci, gestione rinnovata fino al 2029
Sarà, come del resto succede da diversi anni, il Sassuolo Calcio a gestire, fino al 2029 almeno, lo stadio Ricci, lo storico impianto di piazza Risorgimento dove oggi il Sassuolo della massima serie non si allena più ma sul cui prato giocano la squadra di femminile di serie A e la Primavera. E’ questa la sintesi della gara con la quale l’amministrazione comunale aveva messo a bando a gestione dello stadio cittadino, scaduta a fine 2023 e riaggiudicata, appunto, al Sassuolo, unica società sportiva che si è peraltro fatta avanti. Soluzione logica, anche considerato che il Sassuolo, intesa come società, pur avendovi giocato l’ultima partita di campionato nel 2008, ai tempi della C1, sul ‘Ricci’ ha investito quanto basta a farne, oggi, un impianto ragionevolmente moderno. Gli interventi, negli anni, hanno riguardato le tribune e gli spogliatoi, i locali di servizio, il campo di gioco e, da ultimo, l’impianto di illuminazione a led installato di recente e non è un mistero come ci sia un ulteriore progetto di ammodernamento che l’amministrazione, in accordo con la società neroverde, ha sottoposto al Ministero per ottenere fondi destinati ad apportare ulteriori migliorie ad un impianto già a suo modo funzionale, e che da qualche anno ospita anche, oltre alle rappresentative neroverdi di A femminile e primavera, anche alcune nazionali giovanili (ultimo passaggio quello della) e le gare eliminatore delle finali scudetto del Campionato Primavera.
La convezione sottoscritta nei giorni scorsi dalla Giunta e dalla società neroverde (scadenza 2028, possibilità di proroga fino al 2032) dà spessore quindi alla logica, "e segna una continuità che dura da sempre", spiega l’assessore allo sport Sharon Ruggeri, non senza aggiungere come "il Sassuolo Calcio rappresenta la stella più luminosa nel panorama sportivo cittadino, che sta facendo enormi cose sia con il settore giovanile che con quello femminile, portando al Ricci gare di livello nazionale ed oltre".
Quanto alla convenzione, gli oneri posti in capo al gestore, quindi alla società neroverde, riguardano apertura, chiusura, sorveglianza, custodia dell’impianto, le utenze dovuti per energia elettrica, gas, acqua, tari, telefonia e reti internet oltre alla manutenzione degli edifici e degli impianti, compresi i percorsi esterni e le recinzioni cui si aggiunge la manutenzione ordinaria e straordinaria del manto erboso del campo di gioco. Il gestore dovrà corrispondere un canone annuale al Comune di Sassuolo pari a 12mila euro, Iva esclusa, ovvero 48mila euro complessivi per la tutta la durata del contratto.
Stefano Fogliani