REDAZIONE MODENA

"Sospensione dei parti, era una necessità"

Mirandola, la direttrice del dipartimento materno infantile Maria Cristina Galassi: "Pochi medici, la sicurezza non è garantita"

"Sospensione dei parti, era una necessità"

Dopo la levata di scudi trasversale che ha scosso il mondo politico dell’Area Nord per la sospensione dell’attività di assistenza al travaglio parto a Mirandola, è la dottoressa Maria Cristina Galassi, direttrice Dipartimento materno-infantile Ausl, che prova a spiegare la scelta. Dottoressa, come è composto oggi l’organico del Punto Nascite al Santa Maria Bianca?

" L’organico di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Mirandola è composto attualmente dal direttore Alessandro Ferrari, da un altro ginecologo che per motivi personali ha una riduzione di orario e da una professionista in uscita, non in servizio perché sta esaurendo le ferie arretrate. Ad oggi può dunque contare su 1,5 unità rispetto alle 7 necessarie per garantire in sicurezza e qualità le attività di assistenza al travaglio parto e di tutte le altre attività propedeutiche a questo, nonché al post parto".

Ci sono figure esterne?

"Le figure esterne sono presenti in qualità di ginecologi che svolgono attività di sala operatoria, non di assistenza al travaglio parto, e altri operatori di una cooperativa garantiscono dei turni di guardia. Questi contributi esterni però nel tempo sono diventanti nettamente preponderanti e questo non risponde a quei criteri di cui si parlava di qualità e sicurezza. Inoltre, c’è uno specializzando del primo anno che unitamente a Carpi garantisce una presenza diurna, ma è uno specialista in formazione che fa una settimana a Carpi e una Mirandola, che tuttavia in autonomia non può fare nulla. Anche i contributi dei ginecologi della rete provinciale non sono sufficienti, poiché anche le unità di Sassuolo e del Policlinico risentono di carenze. Questa è la vera criticità che verrà sanata purtroppo solo tra 2 o 3 anni. 238 nati nel 2022 a Mirandola".

Quante sono le donne in attesa che nell’immediato dovranno partorire altrove?

"Sono 14 che partoriranno entro la prima settimana di gennaio: 3 andranno a Modena, una decina a Carpi e 1 a Pieve di Coriano. Tutte sono state chiamate per illustrare il diverso orientamento della loro assistenza e sono stati presi contatti con le unità operative che le dovranno accogliere".

Quanto si protrarrà la decisione di sospensione?

"Intanto non è una decisione, ma è una necessità. Non abbiamo mai parlato di sospensione. Ci sono stati chiesti dei tempi che non possiamo assolutamente rappresentare perché gli sforzi per reclutare professionisti, iniziati da questa primavera, continueranno e ci auguriamo che i contributi possano arrivare".

Alberto Greco