STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Sito Unesco, festa con Servillo. Le ’Voci di Dante’ in Duomo per decantare la grande bellezza

L’attore e regista premio Oscar: "Quando Ert mi ha chiesto di immaginare una proposta artistica ho pensato subito a questo spettacolo che abbiamo portato con successo in tutto il mondo".

Sito Unesco, festa con Servillo. Le ’Voci di Dante’ in Duomo per decantare la grande bellezza

L’attore e regista premio Oscar: "Quando Ert mi ha chiesto di immaginare una proposta artistica ho pensato subito a questo spettacolo che abbiamo portato con successo in tutto il mondo".

La grande bellezza, noi l’abbiamo accanto a casa. Il Duomo con la sua storia millenaria e i suoi affascinanti misteri, la torre Ghirlandina, alta e stretta, indubbiamente un simbolo, e piazza Grande, cuore degli incontri, della comunità, della città. E proprio nella grande bellezza dell’abbraccio del Duomo, domani e sabato alle 21 Toni Servillo farà risuonare "Le voci di Dante", il suo attesissimo spettacolo, evento clou di ’Modena patrimonio mondiale’, la festa in onore delle meraviglie del sito Unesco. I biglietti per il recital sono andati esauriti in un battibaleno, ma sarà possibile ‘ascoltarlo’ anche dall’esterno, tramite cuffie wireless.

Non aspettatevi una classica Lectura Dantis, perché non lo sarà. Quella che Toni Servillo interpreterà sarà una drammaturgia originale, pensata dallo scrittore e critico letterario Giuseppe Montesano e presentata in un evocativo disegno luci creato da Cesare Accetta, fra i più noti direttori della fotografia. "Quando Ert, attraverso il direttore Valter Malosti, mi ha chiesto di immaginare una proposta artistica nella cornice straordinaria di un monumento così ricco di storia come la Cattedrale di Modena, ho pensato subito a far risuonare anche qui le ‘Voci di Dante’ che abbiamo portato nel mondo, da Praga a Lisbona, da Parigi a Tokyo", dice Servillo.

"Questo è un viaggio interiore nel quale i personaggi incontrati da Dante nella Commedia sono legati fra loro da un racconto che li illumina a partire dal nostro presente, proprio da questo nostro ora e qui", sottolinea Giuseppe Montesano.

"Sì, Dante è un nostro contemporaneo", aggiunge Toni Servillo che nella parola solenne di Dante ritrova un legame fortissimo con i nostri tempi. "Dante aveva rivolto il suo sguardo a tutto il mondo allora conosciuto, dalla Germania alla Spagna, dall’Anglia alla Boemia, dall’Africa all’Atlantico con l’intento di unire l’occidente all’oriente, la Grecia e Roma, Averroè e Tommaso, nel sogno di un’unità dei saperi e dei popoli".

Ecco allora che Dante è sempre "una guida preziosa", aggiunge l’attore, come lo è stato anche per tanti grandi poeti del ‘900, Eliot, Ezra Pound, Borges, "e per il loro sogno di una civiltà europea al di là delle singole nazioni". Toni Servillo ci invita quindi a riascoltare la parola di Dante e tutte le sue voci, per ritrovare l’anima di un uomo che – come tutti noi – "libertà va cercando, ch’è sì cara".