ALBERTO GRECO
Cronaca

Sisma, un bando per le imprese: "Ridiamo vita ai centri storici"

La Regione mette a disposizione sei milioni per favorire il ripopolamento delle aree colpite. Dai progetti di riqualificazione all’insediamento di nuove attività: c’è tempo fino al 9 maggio .

Sisma, un bando per le imprese: "Ridiamo vita ai centri storici"

Sisma, un bando per le imprese: "Ridiamo vita ai centri storici"

C’è tempo fino al 9 maggio per accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal Bando della struttura del Commissario alla ricostruzione della Regione Emilia-Romagna che ha messo a disposizione 5,8 milioni di euro, di cui 700mila riservati al Comune di Ferrara e 460mila a Carpi, destinati al recupero dei centri storici nei Comuni colpiti dal sisma del 2012.

In provincia di Modena, il provvedimento riguarda 9 comuni e segnatamente Carpi, Cavezzo, Concordia, Finale, Medolla, Mirandola, Novi, San Felice e San Possidonio. L’obiettivo è favorire il ripopolamento, la rivitalizzazione e la rigenerazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni interessati dal sisma, attraverso il finanziamento di progetti di nuovo insediamento, riqualificazione, ammodernamento e/o ampliamento di quelle attività che, tramite l’offerta di beni e servizi, siano realmente idonee ad attrarre l’interesse e l’afflusso di persone nelle aree stesse. Nell’ambito della ricostruzione, infatti, ad avere maggiormente risentito delle conseguenze del terremoto sono stati i centri storici, caratterizzati dalle costruzioni spesso più fragili e antiche, comprese le numerose attività economiche e commerciali che vi insistevano. Oggi a distanza di 12 anni i segni più evidenti della distruzione si colgono ancora proprio nei centri storici con tanta parte del patrimonio anche pubblico che attende di essere ricostruito, mentre avanza la desertificazione. Questo ha determinato una fuga di molte attività che ora si cerca di frenare con incentivi e contributi come questo. Il fondo, di cui possono beneficiare micro, piccole e medie imprese, regolarmente costituite ed iscritte al registro delle imprese aventi qualsiasi forma giuridica, associazioni, enti e fondazioni no profit, regolarmente costituite ed iscritte al Rea presso le camere di commercio del territorio, liberi professionisti ordinistici e non ordinistici, che esercitano l’attività in forma singola o associata, esclusivamente con riferimento agli interventi di apertura/insediamento di nuove unità locali, riguarda progetti che prevedono la realizzazione di nuove unità locali oppure interventi su quelle esistenti che dovranno essere conclusi entro il 30 giugno 2025. Il progetto che si candida al contributo non dovrà essere inferiore a 20mila euro (Iva esclusa), mentre i contributi sono a fondo perduto per il 50% della spesa ammessa.

Questa percentuale può essere aumentata del 10% quando vi è rilevanza della presenza femminile e/o giovanile e sempre del 10% nel caso di aperture/insediamenti di nuove unità locali. Se sono presenti tutti e due i requisiti il contributo potrà essere concesso fino al 70% della spesa ammessa ma non può superare il limite massimo di 100mila euro. La scadenza per la presentazione delle domande di contributo è fissata per le ore 13.00 del 9 maggio 2024 attraverso l’applicazione web Sfinge 2020.