Modena, 18 dicembre 2024 – Con le due simulazioni del collasso delle grandi dighe di Fontanaluccia e Riolunato, sull’Appennino modenese, sono terminati in Emilia-Romagna i test IT-Alert del 2024, il sistema di allarme pubblico nazionale che simula situazioni di grave rischio per la popolazione.
Alla diga di Fontanaluccia al confine con il reggiano, dove la simulazione è iniziata alle 10 di ieri mattina, il messaggio di test è stato trasmesso dagli operatori di telefonia mobile all’interno dell’area che comprende i Comuni di Baiso, Castellarano, Frassinoro, Montefiorino, Palagano, Prignano Sul Secchia, Toano, Villa Minozzo.
Tra le 170 ’sentinelle’, operatori e volontari di Protezione civile dislocati in punti strategici per fornire informazioni alla sala operativa regionale, il 92% ha segnalato la corretta ricezione del messaggio, mentre solo nell’8% dei casi sono stati segnalati problemi. Circa 448 cittadini hanno già risposto sul sito www.it-alert.it al questionario online che potrà essere compilato fino alle 12 di oggi ed è fondamentale – fa sapere la Regione – per raccogliere le informazioni utili a comprendere il corretto funzionamento del sistema.
Il messaggio relativo alla simulazione del collasso della diga di Riolunato, è partito invece alle 12. L’invio ha interessato un’area che comprende i Comuni di Montecreto, Lama Mocogno, Pavullo nel Frignano, Sestola, Montese.
Dalla sperimentazione è risultato che il messaggio ha correttamente raggiunto il 90% delle 115 persone, tra operatori e volontari di Protezione civile, impegnati come ’sentinelle’ durante l’operazione. In questa occasione nel 10% dei casi il messaggio non è stato ricevuto. Il questionario online è stato compilato da 347 cittadini dell’area coinvolta e, anche in questo caso, sarà possibile completarlo entro le ore 12 di oggi. Tutte le risposte inviate dai cittadini saranno analizzate nei prossimi giorni.
In regione oltre 40 Comuni in tutte le nove province sono stati teatro di simulazioni di emergenza su aziende a rischio di incidente rilevante e grandi dighe. In tutto si sono svolte quattro esercitazioni su aziende potenzialmente pericolose e cinque test sulle dighe, tramite l’invio di messaggi ai cittadini presenti o in transito nelle aree interessate, secondo le linee guida del Dipartimento nazionale di Protezione civile in caso di calamità o disastro.
Obiettivo delle esercitazioni è testare e migliorare il sistema, assicurando che le procedure operative siano efficaci in situazioni reali di emergenza, verificare la funzionalità della tecnologia usata per l’invio dei messaggi su porzioni ridotte del territorio, rendere più familiare il sistema ai cittadini, simulare i flussi di comunicazione in emergenza tra i soggetti coinvolti nella fase di invio del messaggio.