VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Sicurezza, parla il prefetto Triolo: "Più controlli nelle zone critiche. Sinergie con la polizia locale"

Si è riunito il Comitato per l’ordine pubblico dopo le ultime aggressioni. Mezzetti: "Subito le prime misure". Presidio rafforzato anche in autostazione. "Questura in fascia A? Non si esclude una nuova richiesta".

Sicurezza, parla il prefetto Triolo: "Più controlli nelle zone critiche. Sinergie con la polizia locale"

Si è riunito il Comitato per l’ordine pubblico dopo le ultime aggressioni. Mezzetti: "Subito le prime misure". Presidio rafforzato anche in autostazione. "Questura in fascia A? Non si esclude una nuova richiesta".

Maggiori e specifiche attività di controllo anche con il supporto di ulteriori reparti, concentrate nei parchi cittadini e nelle zone ritenute più sensibili. A fronte dei gravi episodi di criminalità che si sono registrati in questi giorni in città –, tra cui l’accoltellamento di un 19enne, al Novi Sad, a scopo di rapina – ieri mattina il prefetto Fabrizia Triolo ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica al fine di individuare nuove strategie.

Al tavolo, oltre ai vertici delle forze di polizia, c’era il sindaco Massimo Mezzetti: "Abbiamo messo a fuoco le situazioni critiche della città e studiato una strategia; verranno messe in campo misure che risponderanno alle prime esigenze sottoposte all’attenzione e ampiamente condivise dal prefetto e dalle forze dell’ordine presenti" ha affermato.

Nel corso dell’incontro è stato sottoscritto anche un protocollo d’intesa con i presidenti di Confcommercio e Confesercenti per garantire maggior protezione e sicurezza ai commercianti e imprenditori, grazie al collegamento dei sistemi di video-allarme con le sale operative delle forze di polizia.

Prefetto Triolo, cosa prevedono le strategie che adotterete per arginare fenomeni di criminalità?

"A seguito degli ultimi eventi, indice di qualcosa che sfugge al controllo, abbiamo immaginato un dispositivo rafforzato su un perimetro specifico della città, che gira attorno alla stazione, per assicurare maggior presenza con la collaborazione di tutte le forze dell’ordine, compresa la polizia locale che ringrazio per aver dato la propria disponibilità.

Verranno affiancate a questo servizio straordinario altre misure che aiuteranno ad alleggerire la pressione su quest’area (che ha fatto presente è oggetto di cattive frequentazioni, ndr)".

Quindi più uomini?

"Una sinergia. Il piano è appena stato varato e con un’ordinanza del questore sarà codificato, senza perdere tempo, dunque la risposta sarà immediata.

Sicuramente c’è una fioritura di episodi che preoccupano essendo gli autori minori, anche con strumenti che un tempo non venivano usati per delinquere, come piccoli coltelli e coltelli che sicuramente destano preoccupazione. I dispositivi delle forze dell’ordine ci sono in tutta la città; il piano di controllo del territorio è attivo e dà risultati che spesso però non trovano una compiutezza poiché alla fine risultano figure che non possono essere espulse, se sono stranieri, o sottoposte a pene se si tratta di minorenni. Non ci sottraiamo sicuramente alla responsabilità di trovare dispositivi che possano essere più efficaci".

C’era anche una richiesta di elevare la questura in fascia A...

"C’è stata nel primo semestre dell’anno una proposta che non è andata a buon fine: posso riproporla se vengono considerati gli indici di criminalità, nulla esclude che si possa tornare sul tema. Più che un numero superiori di pattuglie occorre concertare dei sistemi più efficaci e che siano più aderenti alle singole situazioni emergenti. Nonostante gli sforzi non ci riteniamo in difficoltà ma bisogna modularli a seconda delle emergenze".

Preoccupa la situazione della stazione delle autocorriere.

Ci saranno maggiori controlli? "Il servizio sarà più quotidiano che notturno: ci sarà un’intensificazione dei servizi con soste brevi e frequenti passaggi.

Si assiste ad un insieme di episodi che ci fanno ragionare sul processo di formazione di taluni giovani che ricorrono, anche per divertimento (che divertimento non è), a determinati gesti senza capire il danno che procurano e le conseguenze per loro stessi.

Forse c’è anche del piccolo bullismo dietro poiché sono anche gesti emulativi".