Modena, 11 dicembre 2024 – Garantire la sicurezza degli studenti, degli insegnanti e del personale scolastico, e la protezione da minacce esterne; prevenire il disagio, individuando e mitigando le cause dell’insicurezza tra le quali l’emarginazione sociale, il degrado ambientale, la povertà educativa e la dispersione scolastica; promuovere il benessere dei giovani.
Sono gli obiettivi a cui tende l’ordine del giorno che chiede l’adozione di misure di sicurezza nelle scuole modenesi, in modo da promuovere un ambiente sicuro e protetto per tutti, approvato dal Consiglio comunale di Modena lunedì su proposta dei gruppi Pd, Alleanza verdi-sinistra, Movimento 5 stelle, Pri-Azione-Sl.
Il documento, presentato dalla prima firmataria Federica Di Padova (Pd), ha ottenuto il voto a favore di Pd, Alleanza verdi-sinistra, Movimento 5 stelle, Spazio democratico, Modena civica. Contrari Fratelli d’Italia, Lega Modena, Modena in ascolto.
Il documento ha scatenato la reazione di Fratelli d’Italia: "Segnaliamo – ha rilevato il capogruppo Luca Negrini – che la mozione è stata presentata alle 14.34, prima della seduta consiliare prevista alle 15. Il Partito democratico è corso ai ripari depositando una mozione sul tema sicurezza. Un atteggiamento frutto della consapevolezza di quanto dannosa e insufficiente sia stato il progetto politico che per anni ha negato un problema lampante e oggi si trova a dover intervenire all’ultimo per distogliere l’attenzione da una situazione gravemente compromessa".
La mozione – prosegue Negrini – "è un manifesto all’incoerenza, dove tutto ciò che prima non si poteva fare (come l’utilizzo della stessa polizia locale a presidio del territorio) ora diventa miracolosamente necessario. Un documento malfatto e raffazzonato, al punto da includere interventi che il tavolo della prefettura ha già dichiarato essere presenti e attivi, evidenziando l’ennesimo cortocircuito del Pd".
A commento dell’approvazione della mozione Il capogruppo del Pd Diego Lenzini i due vice con delega alla Scuola e alla Sicurezza Federica Di Padova e Stefano Manicardi chiedono "in primis che diventi prioritario l’elevamento della questura di Modena in Fascia A da parte del governo per aumentare il numero di agenti a presidio del nostro territorio. Tramite i nostri parlamentari ci faremo carico di presentare proposte di modifica in merito all’efficacia della legislazione in ambito minorile, affinché sia garantito che una volta identificati non possano commettere nuovamente fatti criminosi e il loro recupero".
Con l’ordine del giorno approvato "si è posto inoltre l’obiettivo di agire con proposte concrete anche sul versante della prevenzione del disagio giovanile, e di questi fenomeni dalla destinazione di risorse a bilancio per rinnovare i progetti dell’educativa di strada valorizzando la figura degli educatori e dei mediatori linguistico-culturali".