VINCENZO MALARA
Cronaca

Si spegne ’Video Bif’ L’iconico noleggio chiude a dicembre "Che storia meravigliosa"

Via Pavia, il proprietario Vezzani prepara una lunga festa d’addio: "Chi vorrà potrà comprare film o gadget. Sono stati anni pieni di umanità".

Si spegne ’Video Bif’ L’iconico noleggio chiude a dicembre "Che storia meravigliosa"

di Vincenzo Malara

C’erano una volta le videoteche. Usciva a noleggio il film del momento e partiva subito la chiamata al telefono: "Potete tenerlo da parte? Arrivo tra pochi minuti". E i minuti erano davvero pochissimi, degni di giovani Pantani. Varcavi la soglia di Video Bif in via Pavia e la vhs era tua per ventiquattro ore. Passione ed emozione. Per questo scrivere della chiusura di uno degli ultimi ‘avamposti’ modenesi – sicuramente il più iconico – per gli amanti delle videocassette e poi dei dvd, è un colpo al cuore. Video Bif era la videoteca più longeva sotto la Ghirlandina, aperta oltre 30 anni fa, nel pieno dell’euforia collettiva per l’"home entertainment". Luogo di culto per cinefili cresciuti a pane e vhs, protagonista quattro anni fa anche del corto ‘L’ultimo desiderio’, nel suo piccolo ha combattuto coltello tra i denti un mondo che sta cambiando. Il proprietario Carloalberto Vezzani premette: "Non deve essere un funerale, ma la celebrazione di un’avventura felice".

Perché questo passo, allora?

"Se avessi dovuto pensare solo al lato economico, avrei chiuso già anni fa, ma se ho proseguito è perché ero animato da un’idea di resilienza romantica, mi sentivo portatore di un sogno. Purtroppo negli ultimi tempi questa emozione è svanita. Da anni, col noleggio in netto calo, ci eravamo reinventati coi gadget. Le piattaforme streaming, oltre a proporti subito ogni tipo di film, hanno sostituito il lato umano con gli algoritmi che scelgono i titoli al posto tuo. Non è più il mio mondo. Già nel 2022 avevo quasi dato la disdetta, ma non ero emotivamente pronto. Adesso lo sono". Quando abbasserà definitivamente le serrande?

"Inizio dicembre. Vorrei che questi ultimi mesi si trasformassero in un festoso saluto collettivo per ricordare ciò che abbiamo rappresentato in trent’anni per Modena: non solo un videonoleggio, ma un rifugio. Il Bif è sempre stato un confessionale, un concentrato emotivo e culturale, una piccola casa per i meno fortunati. Chi vorrà potrà venire a comprare un film o un gadget".

Anche i clienti sono cambiati negli anni?

"Se sono andato avanti è grazie a loro. Lo zoccolo duro si è inventato di tutto pur di farmi sopravvivere, venendo a comprare qualunque cosa, noleggiando da casa durante il Covid, ma è innegabile che sono sempre meno. Unica eccezione sono la nostra collezione di film d’autore introvabili, che in tanti vengono ancora ad affittare".

Com’è nato Video Bif?

"L’attività ha esordito nel 1992 e il nome ‘bif’ derivava dai ghiaccioli che regalavamo ai clienti. Io sono diventato socio successivamente e ai tempi avevamo addirittura tre negozi, oltre a questo, a Carpi e Rubiera. Ha resistito solo Modena di cui sono rimasto l’unico titolare da vent’anni".

Ci racconta un po’ della fase magica delle videoteche?

"Erano gli anni ‘90 e tutti volevano noleggiare i film più belli visti al cinema. Non tutti forse ricordano che allora trascorrevano addirittura anni prima che passassero in tv. Eravamo gli unici a rimanere aperti fino alle 23 poi ci imitò addirittura Blockbuster (la mega-catena fallita nel 2013, ndr). Ricordo che quando nel ‘98 arrivò a noleggio Titanic c’era la fila di ragazzi per accaparrarsi una delle dieci copie. Pensi che nel mio database ho più di 15mila tesserati, con un patrimonio attuale di oltre 7mila dvd che ai tempi delle vhs era di circa 5mila titoli".

Cosa non dimenticherà mai di questa avventura?

"Per me il lato umano era ed è tutto. Questo negozio è stato il mio ufficio, la mia vita, il luogo dove ho incontrato mia moglie, il mondo che ha ispirato i due libri che ho scritto ("A che ora ti chiamo?" e "Il Diario delle buone intenzioni. Tutto chiuso tranne il cielo", ndr); qui ho conosciuto migliaia di persone di ogni categoria sociale e ascoltato gioie e dolori. Ho fatto di tutto per andare avanti e ne sono felice. Per questo sarà un addio festoso".