Si è spenta ieri Maria Laura Cattinari, a lungo presidente dell’associazione Libera Uscita onlus. Da sempre impegnata sul fronte dei diritti civili, si è spesa in particolare per l’eutanasia e il registro dei testamenti biologici, una delle sue grandi battaglie.
Cattinari, dopo la laurea in Filosofia, ha insegnato in una scuola media. Nel 2002 ha iniziato a interessarsi alle problematiche di fine vita e ha aderito a Exit-Italia e alla Consulta di Bioetica. Nel 2003 – si legge nel sito ’Per lunga vita’ – si iscrive all’associazione Libera Uscita, fondata a Roma nel 2002 e da vita alla sezione modenese dell’associazione, che diventa la più numerosa ed attiva, sì che Maria Laura viene eletta presidente dell’associazione all’assemblea di Roma del 2010. Membro dell’ADMD (associazione per il diritto a morire con dignità belga) intrattiene contatti con le organizzazioni internazionali, tanto che Libera Uscita ospita il congresso biennale della RtD-Eur (Right to Die Europe) del 2013 a Roma.
Tanti i messaggi di cordoglio ieri. L’Udi (unione donne italiane) scrive: "Ci lascia Maria Laura, donna tenace che si è sempre spesa per l’autodeterminazione delle donne e di tutti gli esseri umani. Non ti dimenticheremo". Anche il circolo Uaar (unione atei e agnostici razionalisti) ricorda "le importanti battaglie laiche, in particolare sul fine vita" e l’ottenimento "in 17 comuni della provincia di Modena dell’istituzione del registro comunale dei testamenti biologici. La ricordiamo per l’integrità, la passione e l’impegno, è stata sprone ed esempio per tutti noi".