MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Carpi, sette medici per curare gli invisibili e i più fragili

Ha aperto il ‘Centro Salute del Migrante e del Senza Dimora’. È un ambulatorio per chi non ha accesso al Sistema Sanitario Nazionale

L’inaugurazione del Centro alla presenza dei vertici Ausl e dei medici volontari

L’inaugurazione del Centro alla presenza dei vertici Ausl e dei medici volontari

Carpi, 12 aprile 2025 – Un ambulatorio medico per chi non ha accesso al Sistema Sanitario Nazionale. E’ questo il ‘Centro Salute del Migrante e del Senza Dimora’ di Carpi, la cui sede in via don Minzoni 1/B è stata inaugurata ieri, grazie alla collaborazione con Porta Aperta Carpi, Ausl di Modena e Comune di Carpi.

"La realizzazione anche a Carpi del ‘Centro’ – ha affermato Omar Sala, presidente Porta Aperta Carpi – è stata possibile anche grazie all’impegno e la passione dei volontari che si sono fatti coinvolgere con entusiasmo ed hanno messo a disposizione tempo e competenze. Un ringraziamento speciale va i medici che hanno creduto e si sono immedesimati nel progetto, facendoci dono delle loro competenze e della loro umanità: questo non sarà solo uno studio medico, ma un vero centro per la salute".

Grazie infatti alla disponibilità di sette medici volontari, coordinati dal dottor Giorgio Verrini, e di altri 4 volontari che si occuperanno di curare l’accoglienza e l’attività di segreteria, il ‘Centro’ rivolto a tutti coloro che non sono iscrivibili al Servizio Sanitario Nazionale e che non hanno un medico di medicina generale (persone senza dimora o senza permesso di soggiorno, richiedenti asilo ecc.), prevede in fase di avvio un’apertura a settimana (da mercoledì) che si stima sarà rapidamente ampliata a due, tre settimanali.

Il ‘Centro’ si trova nei locali messi a disposizione da Porta Aperta Carpi, in dialogo con gli altri servizi garantiti da questa associazione (Centro d’Ascolto, aiuto alimentare) ed è già dotato di un ecografo donato da Laboratorio Test di Modena.

Soddisfazione espressa da Tamara Calzolari, assessora ai Servizi Socio Sanitari: "Questo progetto rafforza la risposta sanitaria per persone in situazione di difficoltà, sia italiane che straniere, che sono presenti sul nostro territorio, che non possono usufruire pienamente del Servizio Sanitario Nazionale. Spesso questi profili trovano ora solo nel Pronto soccorso l’opportunità di ricevere cure; quindi, stimiamo che ci possa essere un effetto positivo sia nei minori accessi a questa struttura che in cure più appropriate e precoci che possano evitare di trasformarsi in patologie più gravi ed invalidanti.

Sarà, inoltre, un servizio in sinergia con il progetto ‘Farmaco eco-solidale’ di raccolta e distribuzione del farmaco ancora utilizzabile che in questi anni abbiamo fatto partire nel nostro territorio". "Siamo molto contenti dell’apertura di questo presidio di prossimità che mira a garantire assistenza sanitaria alle categorie fragili", ha concluso Stefania Ascari, direttrice del Distretto di Carpi.