"Seta, ora servono più risorse"

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia critica il Partito Democratico per il sottofinanziamento del trasporto pubblico modenese, denunciando inefficienze e disservizi. Sindacati chiedono interventi per migliorare la situazione.

"Seta, ora servono più risorse"

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia critica il Partito Democratico per il sottofinanziamento del trasporto pubblico modenese, denunciando inefficienze e disservizi. Sindacati chiedono interventi per migliorare la situazione.

"Viene da chiedersi quale visione abbiano avuto le amministrazioni del Partito Democratico che negli ultimi anni hanno permesso il sistematico sottofinanziamento del trasporto pubblico modenese, relegandolo al penultimo posto per quanto riguarda i fondi regionali ricevuti. I cittadini di Modena continuano così a subire un servizio scadente e una gestione a dir poco fallimentare. Con 41 euro a cittadino, infatti, Modena è penultima in regione per finanziamenti ricevuti, una posizione inaccettabile per una provincia di queste dimensioni e importanza".

Così Ferdinando Pulitanò, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, interviene sul tema del trasporto pubblico locale. "Non possiamo ignorare – prosegue Pulitanò – le colpe politiche che hanno portato la situazione dei trasporti modenesi allo sbando più totale. Invece di tutelare cittadini e lavoratori, le amministrazioni Pd hanno lasciato che l’azienda operasse senza una vera supervisione, scaricando disservizi e inefficienze su abbonati e dipendenti".

Ma sul tema dei trasporti i riflettori rimangono accesi e ben puntati sotto molteplici punti di vista. "Seta di fatto è sottofinanziata con conseguenti forti ripercussioni sia sul personale (sul quale non ci sono investimenti adeguati) sia sul servizio. Oggila situazione è fuori controllo. In questa emergenza Filt-Cgil di Modena chiede di concentrare le risorse disponibili in particolare dove Seta oggi fa servizio e che queste risorse vengano maggiormente utilizzate sul fattore lavoro. Facciamo un appello a tutte le istituzioni locali, regionali e anche nazionali affinché strutturino e distribuiscano adeguatamente le risorse economiche per non abbandonare il Trasporto Pubblico Locale".

E sulla questione del contratto unico, invece, interviene anche Orsa: "La nostra organizzazione sindacale ritiene che la parità di trattamento contrattuale tra vecchi e nuovi assunti sia una priorità assoluta – spiega il sindacato –. È sicuramente iniquo che il nuovo contratto firmato solo due anni fa dalle stesse organizzazioni sindacali per gli assunti post 2011 risulti peggiorativo rispetto ai contratti storici dei lavoratori già in servizio".