![L’immagine di un bus di Seta L’immagine di un bus di Seta](https://www.ilrestodelcarlino.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/Y2ZkODA4ZmUtNDk1My00/0/seta-il-vincolo-del-segreto-piano-di-rilancio-approvato-ma-i-sindaci-non-ne-sanno-nulla.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L’immagine di un bus di Seta
Il piano di rilancio di Seta è stato votato lunedì sera, ma i sindaci non ne sanno nulla e non potranno vederlo fino al 6 febbraio. Il documento elaborato da Tper e Seta è stato presentato dall’amministratore delegato Riccardo Roat al consiglio di amministrazione dell’azienda di trasporti nei quali ci sono i rappresentanti delle istituzioni con una clausola: quella della riservatezza. Vale a dire che gli azionisti pubblici – i Comuni di Modena, Reggio, Parma e le Province di Modena e Reggio – non potranno al momento prenderne visione. Un atto di forza, qualcuno parla di schiaffo, dopo la battaglia avviata dalle amministrazioni locali contro i vertici bolognesi a seguito delle numerose proteste dei cittadini, stanchi delle innumerevoli corse saltate e affollamenti alla fermata. Frizioni che avevano indotto le amministrazioni comunali a lanciare ultimatum sulla necessità di presentare un piano adeguato.
Non solo. Il piano è stato votato all’unanimità dai consiglieri, incluso quindi anche il presidente di Seta Alberto Cirelli. Cosa succede adesso se a uno dei sindaci non piace? È pensabile che i sindaci sfiducino i propri referenti?
Di sicuro ai vertici di Tper, da cui discende il piano, non è andata giù la fuga di notizie che c’era stata in occasione della presentazione della bozza del piano a ottobre, poi rispedito al mittente dagli azionisti pubblici. In quel documento uno degli aspetti più critici era l’insufficienza delle risorse per frenare l’esodo di autisti è rendere più remunerativo il mestiere. Nella bozza si faceva riferimento al fatto che "il tema della sostenibilità economica delle varie azioni, con riferimento in modo specifico a quelle sull’incremento salariale, è critico e non si individuano margini di efficientamento adeguati a creare una sostenibilità".
I sindaci il 6 febbraio arriveranno al cospetto del piano senza essere preparati, dovranno prendere atto di quanto contenuto e accettarlo a scatola chiusa. "E nel frattempo ci si avvicina sempre di più al 2026 quando la gara pubblica sulla gestione del servizio di trasporto sarà indetta e in Regione spingeranno come non mai sull’ingresso di Seta in Tper, per la costituzione della Holding, necessaria per vincere".
Tra l’altro viene fatto notare che l’utilizzo della clausola di riservatezza è una pratica sempre più utilizzata nei gruppi industriali a partecipazione pubblica: si fa l’esempio anche di quanto avvenuto in Aimag che, in occasione dell’incontro sull’ingresso di Hera, aveva regolamentato il ruolo dei consiglieri, come ha riferito pubblicamente il consigliere comunale della Bassa Giorgio Siena.
L’aspetto kafkiano è anche che i sindaci non potranno visionare un documento in mano ai rappresentanti dei Comuni nel cda (nel caso di Modena il presidente Cirelli appunto, per Reggio Federico Parmeggiani) all’interno dei Consiglio da loro stessi indicati. Tutto questo mentre cresce l’interesse dei Comuni a ricondurre al proprio interno il servizio dei trasporti, la gestione diretta, quello che in Emilia Romagna viene chiamato ’modello Parma’.