"Servono più risorse per la sanità pubblica. La salute non è merce"

La segretaria Pd Elly Schlein visita Medolla e Modena, concentrandosi su sanità, investimenti e critiche alla Legge di Bilancio.

"Servono più risorse per la sanità pubblica. La salute non è merce"

A meno di due settimane dalle elezioni regionali, la segretaria del Pd Elly Schlein ha fatto tappa a Modena per incontrare il popolo Dem

Nel suo tour modenese la segretaria Pd Elly Schlein ha iniziato da Medolla, dove ha incontrato gli amministratori, ma soprattutto le imprese, i sindacati, le realtà del territorio. Un’occasione per fare il punto sulla ricostruzione post sisma e raccogliere la preoccupazione per il completamento del recupero del patrimonio pubblico e religioso. Ma non solo. Con gli esponenti della Bassa si è soffermata soprattutto sul tema della sanità e del payback che condiziona le certezze di investimento del distretto biomedicale. "Continueremo a stare sul territorio – ha assicurato Schlein – Quella che raccogliamo maggiormente in questi giorni è la preoccupazione dei cittadini sulla sanità pubblica. Meloni smetta di litigare con la calcolatrice perché i conti non tornano. Il Pd continuerà a battersi per aumentare le risorse sulla sanità e le assunzioni. Si è visto durante il Covid quanto è strategica la filiera del biomedicale".

Poi Schlein ha fatto tappa a Modena per incontrare il popolo Dem che, sfidando il freddo, ha affollato piazza della Pomposa. "Le persone non riescono più ad accedere alle cure e 4,5 milioni di italiani vi hanno già rinunciato. Come Pd, noi continueremo a insistere per avere più risorse per la sanità – ha ribadito –. La salute non è una merce e non accetteremo che questo Governo continui sulla strada della privatizzazione". Poi aspre critiche alla Legge di Bilancio. "Purtroppo – prosegue Schlein – siamo di fronte a un Governo che non ha uno straccio di politica industriale. Questa manovra è recessiva, mancano gli investimenti e non si è fatto nulla per il costo dell’energia, che ruba competitività alle nostre imprese".

Jacopo Gozzi e Alberto Greco