OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Servizi, Petrini soddisfatta: "Cittadino sempre al centro"

Anna Maria Petrini, dopo aver svolto quasi tre anni di incarico come direttrice generale dell’azienda Usl, è in procinto di...

Anna Maria Petrini, dopo aver svolto quasi tre anni di incarico come direttrice generale dell’azienda Usl, è in procinto di lasciare Modena, alla volta di Bologna, dove dirigerà l’Ausl del capoluogo di Regione consolidando il rapporto proficuo con Chiara Gibertoni e l’asse con il Sant’Orsola.

Petrini, com’è stata l’esperienza modenese?

"E’ stata un’attività intensa, devo ringraziare davvero moltissimo tutti i professionisti dell’azienda USL di Modena che oltre ad una grande competenza hanno un profilo di umanità relazionale fondamentale. Con loro ho condiviso passo passo tutte le strategie legate agli obiettivi assegnati dal livello regionale e abbiamo cercato di lavorare al meglio per dare una risposta ai cittadini. Come direttrice generale ho intrapreso diverse iniziative focalizzate sull’innovazione, sulla prossimità, sull’equità di accesso alle cure in correlazione alle esigenze e ai bisogni di salute della comunità. Al centro di tutto ciò c’è sempre stato il cittadino, a partire dall’analisi epidemiologica della popolazione".

Cau: qual è la situazione?

"La situazione è che noi abbiamo lavorato a delle risposte per i bisogni urgenti, risposte di prossimità, cercando sempre più di collegarle alla rete presente sul territorio. Parlo proprio alla rete dei medici medicina generale e dei percorsi ospedalieri. Quello che è stato costruito è un puzzle che si compone appunto di tante parti. L’abbiamo sempre presentato così, anche nell’ambito delle Conferenze territoriali, e lo abbiamo condiviso con i sindaci e con gli enti del terzo settore del volontariato. È un puzzle che evolve. Ora noi dobbiamo far evolvere sempre più la nostra medicina e la nostra organizzazione in base ai bisogni della popolazione, una popolazione che purtroppo invecchia, una popolazione che ha sempre maggiori fragilità, anche sociali. Quindi è evidente che le nostre organizzazioni devono essere integrate ed è stato grazie a questo lavoro di integrazione che abbiamo visto la condivisione forte della medicina convenzionata".

o.fi.