Maranello, 20 settembre 2019 - Non era d'accordo sulla riconciliazione dei genitori separati: un 30enne ha cosparso di alcol la casa chiudendosi a chiave dentro assieme alla madre e alla sorella con l'intenzione uccidere se stesso e i suoi familiari.
Ore da incubo per due donne a Maranello prese letteralmente in ostaggio dal figlio 30enne che quando ha saputo del ritorno del padre a casa dopo la separazione dalla moglie ha perso la testa e ha minacciato di trasformare l'appartamento in un inferno.
Ha bagnato i mobili e gli arredi di liquido infiammabile, distrutto i suppellettili e spezzato la chiave dopo aver dato una mandata dall'interno. Il peggio è stato scongiurato solo per le urla disperate delle donne che hanno svegliato i vicini: sono stati chiamati i soccorsi e sul posto è giunta una pattuglia di carabinieri, al comando del maggiore Camillo Giovanni Meo, e una squadra dei vigili del fuoco.
Dopo aver convinto, comunicando attraverso la porta blindata chiusa, il ragazzo a desistere dalle sue intenzioni, con la motosega è stata tagliata la porta. Il ragazzo si è costituito ed è stato ammanettato: processato per direttissima, è accusato di sequestro di persona, tentato incendio e violenza privata.