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Segnalare comportamenti illeciti. Come si tutela il Whistleblower

Fondazione Biagi organizza un corso di alta formazione di 9 ore sulla normativa di whistleblowing, con focus su giuslavoristici, privacy, risk management e gestione dei canali di segnalazione. Docenti universitari e professionisti dialogheranno sui principali adempimenti previsti.

Segnalare comportamenti illeciti. Come si tutela il Whistleblower

Segnalare comportamenti illeciti sul posto di lavoro senza subire ritorsioni. Alla Fondazione Biagi organizzano una due giorni di corso di whistleblowing. L’assetto normativo delineato dal legislatore con il decreto legislativo numero 24 del 2023 ha superato la vecchia distinzione tra settore privato e pubblico, operando una rivisitazione della materia e prevedendo diversi obblighi e disposizioni specifiche, anche a garanzia della riservatezza del whistleblower.

Proprio nell’ottica di indagare le principali novità di recente introdotte, Fondazione Marco Biagi, nell’ambito degli Osservatori ’Lavoro digitale e multilocale’ e ’Privacy, IA e nuove tecnologie’, organizza e promuove un corso di alta formazione, dal taglio pratico, di 9 ore nel quale docenti universitari e professionisti dialogheranno sui principali adempimenti previsti per garantire la conformità dei canali di segnalazione, con focus di approfondimento sui profili giuslavoristici e sulla gestione della privacy e del risk management.

Le lezioni si svolgeranno domani dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, e venerdì dalle 9.30 alle 12.30, online tramite piattaforma Teams.

Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Nel primo incontro si esamineranno le principali novità introdotte dal dalla normativa con il professor Antonio Riccio: l’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione, i canali di segnalazione, le responsabilità e le sanzioni.

Nel secondo incontro si indaga del tema tra Whistleblowing e rapporto di lavoro il professor Alberto Tampieri e la dottoressa Elena Muratori informano sulle condizioni per la protezione della persona segnalante, le misure di sostegno e la protezione dalle ritorsioni

la protezione del segnalante nell’ambito del procedimento disciplinare a carico di terzi

il raccordo con la disciplina giuslavoristica (tutela della libertà sindacale, diritto di critica, licenziamento e sanzioni disciplinari)

il ruolo dei sindacati nelle procedure di whistleblowing

la gestione del (l’eventuale) contenzioso.

Nel terzo incontro di venerdì dalle 9.30 alle 12.30 si parlerà della gestione dei canali di segnalazione con la dottoressa Noemi Miniscalco e l’avvocato Chiara Ciccia Romito.