REDAZIONE MODENA

Scuola primaria di Massa Finalese, rifatto il tetto dopo le infiltrazioni

Gli alunni, dopo lo stop anticipato di maggio, potranno rientrare nella sede di via Mascagni. Il Comune: "Edificio sicuro"

Famiglie e alunni della scuola primaria ’Dalla Chiesa’ di Massa Finalese tirano un sospiro di sollievo. Dalla ripresa del nuovo anno scolastico potranno rientrare nella sede storica di via Mascagni. Chiusa anticipatamente il 25 maggio scorso a causa della presenza di continue infiltrazioni di acqua, la struttura è stata sottoposta in questi mesi ad un’intensa opera di manutenzione straordinaria e indifferibile. Proprio in questi giorni sono terminati i lavori riguardanti la sua copertura ed è stato completato il rifacimento della pavimentazione interna. A breve inizieranno gli interventi di rifacimento della pavimentazione esterna. "Siamo soddisfatti di come procedono le attività nel cantiere della scuola di Massa – dice il vice sindaco Michele Gulinelli – che si avvia alla conclusione. Con la ripresa dell’anno scolastico gli alunni della primaria avranno finalmente un edificio che garantirà loro condizioni di sicurezza e di vivibilità degli ambienti". I lavori, iniziati a fine maggio, hanno riguardato la realizzazione di un viale ghiaiato intorno alla scuola, la riparazione del pavimento dei bagni e della biblioteca, cui sono seguiti una serie di lavori più impegnativi per riqualificare l’intera struttura. Rinnovati il bagno per portatori di handicap e quello di servizio alla cucina oltre all’impianto elettrico mentre la pavimentazione esterna sarà ripristinata con la posa di massetti autobloccanti. Sostituito anche l’ascensore e installati citofoni ai cancelli di accesso. Inoltre, in seguito allo stanziamento di bilancio voluto dall’amministrazione, è stato rifatto completamente il tetto, comprese le grondaie. "Si tratta di un edificio – ha spiegato l’assessora all’Istruzione Patrizia Melara – che ha manifestato grossi problemi già poco dopo la sua realizzazione, diversi decenni fa. Con gli interventi ci auguriamo di risolvere le problematiche più impellenti, fonte di grande disagio".

Alberto Greco