PAOLO TOMASSONE
Cronaca

"Scuola, linee guida caos. Servono risorse e docenti"

Modena, il presidente della Provincia Tomei: "La situazione è davvero molto complicata, stiamo lavorando per trovare delle soluzioni"

Il presidente della provincia Gian Domenico Tomei

Modena, 26 giugno 2020 - Ogni giorno che passa è un giorno in meno a disposizione per assicurare la ripartenza delle lezioni a settembre. Il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, è seriamente "preoccupato" perché "la situazione è complicata". Ma assicura: "Ci siamo, stiamo lavorando, lavoreremo tantissimo tutta l’estate per trovare la soluzione migliore e dare risposte ai nostri ragazzi e ai docenti. Però bisogna fare chiarezza su quello gli enti locali e i dirigenti scolastici devono e possono fare".  

Presidente Tomei, insegnanti, genitori, studenti, sindacati vanno in piazza. I presidi protestano e fanno i salti mortali per immaginarsi la riapertura della scuola a settembre. Il sindaco Muzzarelli ha scritto al ministro Azzolina per chiedere più insegnanti. Lei boccia le linee guida del ministero. Siamo ai ferri corti col Governo? "Chiediamo solo chiarezza e indicazioni precise su come avviare il prossimo anno scolastico. Si tratta di un tema delicato che coinvolge la salute e il percorso scolastico di milioni di studenti, l’organizzazione quotidiana delle loro famiglie e il lavoro degli insegnanti".

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Le famiglia sono le prime a chiedere che la scuola parta e parta in sicurezza, come è possibile far sentire la loro voce al Governo? "Gli enti locali, la Provincia e i Comuni, stanno svolgendo un’azione di coordinamento con la collaborazione delle autorità scolastiche per rappresentare tutte le esigenze. Una sfida che vogliamo portare avanti con il contributi di tutti. In questi giorni stiamo mantenendo un rapporto costante con le scuole per individuare le soluzioni e gli interventi necessari. Abbiamo già evidenziato svariate problematiche alla Regione che ha attivato un tavolo di coordinamento per la ripartenza della scuola ed è un interlocutore importante". Perché le linee guida del ministero non funzionano? "Perché sono insufficienti e poco chiare, mettono in grande difficoltà gli enti locali, ma soprattutto i dirigenti scolastici, e non forniscono le indicazioni indispensabili per avviare le lezioni in sicurezza. E poi i conti non tornano". Sta alludendo alle risorse messe a disposizione dal Governo? "Sì, per ora alla Provincia di Modena spettano 1,3 milioni di euro, per realizzare gli interventi per garantire gli spazi e di prevenzione. Ma se divisi per tutti i comuni non sono sufficienti. Pensi che a Polinago spetterebbero 6 mila euro. Che cosa ci faccio con 6 mila euro? Potrò mai cablare un’aula con quei soldi? Posso arredare un laboratorio? Oltre ai contributi occorre garantire tutto il personale necessario per supportare una nuova organizzazione scolastica legata al rispetto degli spazi. E poi servono le risorse per potenziare il trasporto pubblico, in vista degli scaglionamenti in entrata e uscita degli studenti". Se i locali non saranno sufficienti, quali altre strutture potranno essere impiegate? Ci state pensando? "Incontriamo ogni settimana i dirigenti scolastici e insieme abbiamo fatto un censimento. Ai tecnici ho chiesto di valutare tutte le possibilità. Ci stanno arrivando numerose segnalazioni di locali disponibili, abbiamo iniziato le verifiche sulla loro idoneità. Stiamo valutando un mix di interventi a seconda delle caratteristiche dei diversi istituti, dalla razionalizzazione interna agli edifici per ricavare nuovi spazi, alla verifica della disponibilità di spazi esterni, fino alla eventualità di allestire moduli scolastici temporanei in aree attigue agli istituti, sul modello impiegato con il sisma. Ma ripeto, senza linee guida chiare e precise diventa tutto più complicato". Voi gestite l’edilizia scolastica superiore. Cosa emerge dal censimento? In che stato versano le strutture modenesi? "La Provincia gestisce l’edilizia scolastica superiore destinata a quasi 34 mila e 600 studenti (500 in più rispetto allo scorso anno), distribuiti in 30 istituti scolastici che utilizzano oltre 1400 aule e oltre 500 laboratori; in questi giorni i tecnici della Provincia, hanno completato il censimento di tutti gli spazi, in 71 edifici scolastici sono presenti complessivamente 4769 locali, e segnalato, su richiesta del ministero, le aree esterne da utilizzare eventualmente per ricavare ulteriori spazi".