Modena, 29 settembre 2023 – Perquisizioni , più di una nell’abitazione, verifiche sul materiale informatico, cellulari e tablet, ma anche scavi nel terreno in cui, poco prima di sparire nel nulla, aveva lavorato. Continuano senza sosta le ricerche dell’imprenditore edile Salvatore Legari, il 54enne, padre di due figli e da circa un anno residente a Modena con la compagna che, intorno alle 13 del 13 luglio scorso è uscito di casa per riscuotere un credito, a Lesignana, senza farvi più ritorno.
Proprio a Lesignana, martedì, si sono concentrati i sopralluoghi dei carabinieri, insieme ad unità cinofile e ai vigili del fuoco. Le ricerche proseguono in queste ore anche a Sassuolo. Ma perché a Sassuolo e Lesignana? Perchè quei siti risulterebbero collegati al 54enne? Per capire cosa sta accadendo è necessario spiegare su cosa (o su chi) si concentrano le indagini.
Una volta scattata la denuncia, la procura di Modena ha aperto un fascicolo per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione che, al momento, non vedrebbe indagati. In sostanza, quindi, il fascicolo per il momento è contro ignoti. Legari era da tempo socio in un’azienda edile attraverso la quale aveva iniziato alcuni lavori di efficientamento energetico in una villetta di Lesignana, zona Quattro Ville.
L’uomo seguiva cantieri sia nel modenese che nel bolognese e mai, con la propria famiglia, aveva fatto trapelare o intendere situazioni a rischio o comunque preoccupanti. Il giorno della scomparsa, il 13 luglio l’uomo – come aveva annunciato precedentemente alla compagna – era uscito di casa intorno alle 13 per recarsi a Lesignana, appunto al fine di riscuotere un credito di circa 30mila euro.
La somma avrebbe dovuto consegnargliela (pare in contanti) il proprietario dell’abitazione in cui erano stati svolti i lavori, di Sassuolo. Da qui i sospetti e il collegamento tra lo scomparso e l’uomo in questione. Quest’ultimo – in base a quanto trapela – avrebbe sostenuto dinanzi agli inquirenti di non aver mai incontrato Legari quel giorno, tanto da avere ancora con sé la somma da consegnare all’imprenditore. Qualcosa, nel racconto dello stesso e del padre di quest’ultimo non deve aver convinto però gli inquirenti (che hanno ascoltato entrambe le persone in questione).
Ecco perché le perquisizioni nelle proprietà dell’uomo, a Lesignana e a Sassuolo, le verifiche sui cellulari e sui tablet, sottoposti a sequestro e gli scavi delle ultime ore. Sul caso gli inquirenti mantengono al momento lo stretto riserbo e le persone presso cui si sono svolte le perquisizioni (più di una dal mese di agosto) non risulterebbero ancora formalmente indagate. Tutto è nato infatti dal pagamento dell’attività di ristrutturazione che non si sarebbe mai realizzato poiché – secondo l’uomo ‘attenzionato’ – l’imprenditore sarebbe scomparso ancor prima di riscuotere la somma.
Quel che si sa è che il furgone di Legari è spuntato una decina di giorni dopo la scomparsa a Sassuolo. Inoltre c’è un ultimo messaggio, automatico, arrivato alla compagna il giorno del mistero, intorno alle 20: ‘Sto arrivando’. Era stata proprio la compagna d ell’imprenditore, il 14 luglio a sporgere denuncia dopo che dal pomeriggio precedente il 54enne aveva smesso di rispondere alle telefonate o ai messaggi. Probabilmente, però, non sono state le mani di Legari a digitare quell’ultimo sms.