SILVIO CORTESI
Cronaca

Sclerosi multipla: la forza di Lorena, malata da dodici anni: corro le mezze maratone

Il racconto: “La mia storia dimostra che c’è un modo per tornare padroni della propria vita”. E si sta già preparando per la prossima gara Roma-Ostia

Lorena Stefani, 31enne sassolese, malata di sclerosi multipla

Modena, 28 maggio 2024 – Convive da dodici anni con la sclerosi multipla, una malattia da cui non si guarisce, ma che non le impedisce di condurre una vita normale. Anzi, più che normale, visto che ha già corso sei mezze maratone (21,0975 km): l’ultima ad Atene poche settimane fa, portata a termine in due ore e 37 minuti.

«Ho solo messo un piede davanti all’altro. Tutto il lavoro che c’è dietro l’hanno fatto altre persone», si schernisce Lorena Stefani, 31enne sassolese, commessa in un negozio.

Era alla vigilia dell’esame di maturità quando, dodici anni fa, le hanno diagnosticato la sclerosi multipla recidivante remittente. «È sbagliato affrontare da soli una malattia neurologica. Per fortuna a Modena esiste un sistema pronto a intervenire, sia a livello sanitario che associativo. A me ha permesso di raggiungere traguardi in apparenza irraggiungibili, e non mi riferisco solo a quelli delle mezze maratone. La mia storia dimostra che c’è un modo per tornare padroni della propria vita».

Lorena Stefani ha scoperto la malattia grazie a un sintomo atipico: aveva cominciato a vomitare spesso. Un campanello d’allarme che la ragazza non ha preso sottogamba. La diagnosi precoce si è rivelata fondamentale. La cartella che contiene i suoi documenti sanitari è alta una decina di centimetri e pesa oltre mezzo chilo. Dentro c’è tutto il lavoro svolto dagli specialisti che l’hanno presa in carico e da dodici anni si occupano di lei.

Prima di ammalarsi Lorena giocava in una squadra di calcetto, ma la sclerosi multipla l’ha costretta a cambiare sport: è passata alla corsa. Ha cominciato ad allenarsi nel 2018, anche se continuava ad avere periodicamente problemi alle gambe. In dodici anni ha dovuto sottoporsi a tre cicli di fisioterapia, ciascuno della durata di qualche mese.

Prepara le mezze maratone scrupolosamente e quando gareggia non è mai sola. «Ho sempre una persona accanto a me, devo tener conto dei limiti che la patologia ha imposto al mio corpo. Mi danno fastidio il sole negli occhi, il caldo, eventuali ostacoli sul percorso». Lorena Stefani è testimonial Aism, l’associazione italiana sclerosi multipla di cui è consigliere e tesoriere provinciale e il cui logo campeggia sulla maglietta che indossa in gara. La stessa maglietta con cui correrà la mezza maratona Roma-Ostia, in programma il 2 marzo 2025.