REDAZIONE MODENA

Sciopero, in 2.500 al corteo: "Adesioni al 70 per cento. Alzare salari e pensioni"

Protesta molto sentita nel metalmeccanico. Folta rappresentanza a Bologna. Cgil e Uil: "Il governo finanzi la sanità e investa nelle politiche industriali".

Un’adesione allo sciopero generale che a Modena si è attestata sul 70 per cento di media, con 2500 persone che hanno raggiunto Bologna per la manifestazione. Obiettivo della protesta: spingere il governo a cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali.

È il bilancio dell’adesione alla protesta organizzata dalla Cgil e la Uil in provincia. "È stata una grande giornata di democrazia, speriamo che il Governo ascolti la voce di tutta questa gente", esultano Daniele Dieci (segretario Cgil Modena) e Roberto Rinaldi (coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia). "La grande partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani è la conferma di quanto siano sentite le ragioni della mobilitazione presentate durante le centinaia di assemblee svolte nelle scorse settimane".

Nello specifico è stata segnalata dai sindacati oltre il 90% di adesione allo sciopero alla Rossi Spa, il 95% all’Angelo Po di Carpi, 95% all’Emmegi di Limidi di Soliera. Adesioni (al primo turno di lavoro) del 70-80% alle Ceramiche Del Conca, circa il 60% ad Atlas Concorde Spezzano, 70% in Livanova, 50% in Mallinckrodt Dar. E ancora, alla Cores Italia di Castelvetro adesioni tra 30% e 40% in produzione, 50% in Abitcoop Modena, 30-35% in 4 cantieri di Jona Ristrutturazioni Modena. Chiuso il centro servizi Cmb Carpi. Anche sul fronte servizi "adesioni alte (al netto della garanzia dei servizi essenziali) fra il personale della Cooperativa Gulliver con la chiusura della maggior parte dei centri diurni per disabili e anziani di Modena e provincia. Ampia adesione fra educatrici, insegnanti d’infanzia e collaboratrici scolastiche dei servizi 0-6 anni di Modena e provincia e operanti anche presso la Fondazione Cresci@mo".

Chiusi 7 nidi su 10 e 7 scuole dell’infanzia su 9 del Comune di Modena. Non attive quasi tutte le isole ecologiche gestite da Aliante. "Numerose le segnalazioni di plessi scolastici chiusi o a orario ridotto in tutta la provincia, così come per le scuole dell’infanzia e dei nidi della Fondazione Cresci@mo", riferiscono dai sindacati.

Per quanto concerne le strutture sanitarie, sono rimasti chiusi i poliambulatori dell’ospedale di Carpi, chiusa la Centrale operativa territoriale di Carpi, dimezzati sempre su Carpi i servizi amministrativi, chiuso il Cup di Castelfranco. Dimezzato il servizio del Centro di salute mentale di Sassuolo, sciopera tutto il Csm di Carpi, chiusi a Modena i poliambulatori Ausl Windsor Park, chiusa l’endoscopia di Pavullo e Baggiovara, a Castelfranco sciopera il 100% dei terapisti occupazionali, gli addetti di igiene pubblica, qualche adesione anche in sala operatoria, e gli amministrativi della direzione. "Altissima adesione fra i blocchi operatori di Baggiovara (80% dei non precettati). Centinaia sono stati anche i pensionati modenesi presenti a Bologna per chiedere un’equa rivalutazione delle pensioni, il Fondo per la non autosufficienza e i servizi di welfare, per difendere la sanità pubblica".

g.a.