REDAZIONE MODENA

Sciopero alla Rossi Spa: "Nessun premio di produzione e confronto molto complesso"

Protesta dei lavoratori dell’azienda che ha due stabilimenti: uno in città e l’altro a Ganaceto. Salvatore Di Costanzo (Fiom): "Adesione altissima. Se non arriveranno segnali andremo avanti". .

Protesta dei lavoratori dell’azienda che ha due stabilimenti: uno in città e l’altro a Ganaceto. Salvatore Di Costanzo (Fiom): "Adesione altissima. Se non arriveranno segnali andremo avanti". .

Protesta dei lavoratori dell’azienda che ha due stabilimenti: uno in città e l’altro a Ganaceto. Salvatore Di Costanzo (Fiom): "Adesione altissima. Se non arriveranno segnali andremo avanti". .

I lavoratori della Rossi Spa impiegati nei due stabilimenti di Modena e Ganaceto hanno incrociato le braccia ieri mattina.

Attraverso uno sciopero articolato che si è tenuto davanti allo stabilimento modenese di via Emilia Ovest ed è durato per l’intero turno di lavoro, i dipendenti dell’azienda che produce principalmente riduttori industriali hanno rivendicato il riconoscimento del premio di risultato e reclamando il ripristino di corrette relazioni sindacali.

Come ha fatto sapere Fiom, il premio di risultato legato al bilancio 2024 avrebbe dovuto essere erogato ad aprile, ma dal momento che non sono stati pienamente raggiunti gli obiettivi previsti in termini di fatturato, tempi di consegna e produttività, l’azienda non l’ha riconosciuto.

"È vero – spiega Salvatore Di Costanzo, segreteria Fiom Cgil Modena – quanto fatto dall’azienda è previsto dal contratto ma, considerando le difficoltà previste per l’anno in corso, abbiamo chiesto che venga comunque riconosciuto un compenso ai lavoratori. Al momento, infatti, il premio è azzerato e il contratto nazionale è fermo, senza una trattativa reale, né un rinnovo all’orizzonte".

Se il premio è la scintilla che ha fatto accendere la protesta, per il sindacato la situazione dei lavoratori è precaria da tempo.

"Il confronto con la direzione aziendale – aggiunge Di Costanzo – si sta rivelando estremamente complesso. Da due anni a questa parte, con l’azienda le relazioni sindacali sono pessime e non permettono di raggiungere alcun accordo su varie tematiche: si va dal microclima aziendale all’organizzazione del lavoro, dalla qualità del prodotto ai riconoscimenti professionali, fino al rispetto per i lavoratori e i loro diritti da parte dell’impresa".

Il sindacato ha fatto sapere che nei giorni scorsi le Rsu hanno chiesto di poter avere comunque un riconoscimento salariale e di aprire una discussione per indicare come raggiungere gli obiettivi prefissati.

"C’è stato un incontro con la direzione aziendale anche la scorsa settimana – prosegue Di Costanzo – per ricordare gli indicatori del premio di risultato relativi al 2025, ma in quel frangente la delegazione sindacale non ha potuto fare altro che da spettatrice".

Nel frattempo, lo sciopero di ieri ha coinvolto la gran parte dei lavoratori dei due stabilimenti. In attesa di risposte, il sindacato annuncia che la mobilitazione proseguirà.

"Stamattina (ieri per chi legg, ndr) – conclude Di Costanzo – l’adesione è stata altissima: dallo stabilimento modenese hanno partecipato quasi tutti i lavoratori della produzione, circa il 95%. Anche a Ganaceto la partecipazione è stata molto elevata. Gli scioperi continueranno? Su questo aspetto l’rsu valuterà con i lavoratori come proseguire nei prossimi giorni: se non arriveranno segnali concreti, siamo pronti ad andare avanti con la vertenza, fino a bloccare la via Emilia".