"Un’occasione persa, la sinistra vuole combattere la criminalità con le carezze". Reazione stizzita del centrodestra e in particolare di Fratelli d’Italia dopo la bocciatura nel Consiglio comunale di giovedì dedicato alla sicurezza della mozione sul taser alla polizia municipale. Sono stati in tutto nove i documenti collegati al tema presentati da alcuni gruppi consiliari, di cui quattro approvati e cinque respinti. L’assemblea consiliare ha approvato la mozione del Pd che chiede al governo, in particolare, di mantenere la promessa di elevare la Questura di Modena in fascia A. Via libera anche alle tre proposte presentate dal Movimento 5 stelle per il presidio e il controllo di alcune aree comprese tra il parco XXII Aprile, viale Gramsci, comparto R-Nord e zona Tempio Stazione per predisporre un progetto sperimentale di sicurezza con l’ausilio di volontari su un parco cittadino e per garantire massima presenza nel territorio di forze dell’ordine e street tutor e tutor civici.
Respinte, invece, tra l’altro le tre mozioni proposte da Fratelli d’Italia per la costituzione di un presidio di Polizia locale in viale Caduti in Guerra, al civico 161, e per l’installazione di telecamere di videosorveglianza in via Calle di Luca e per il potenziamento e una migliore organizzazione dei servizi di polizia locale. "Le body cam per la polizia locale, acquistate dal Comune di Modena nel 2021 – attacca Elisa Rossini di Fratelli d’Italia – resteranno a prendere polvere perché mai utilizzate; la polizia locale continuerà ad occuparsi del servizio di assistenza a favore degli alunni all’esterno degli istituti scolastici, scuole superiori incluse, provocando vere e proprie liste d’attesa nelle richieste di intervento con conseguenti disservizi; gli agenti non verranno dotati di armi ad impulso elettrico dimostratesi validissimi deterrenti; gli agenti continueranno ad operare sui carri attrezzi. Uno spreco di risorse che la maggioranza ha ritenuto di non eliminare". Fd’I chiede "massima collaborazione con il Ministero dell’Interno, ci dichiariamo soddisfatti dell’invio dei 100 agenti nella nostra Provincia, continueremo a lavorare per l’elevazione della fascia della Questura e non desisteremo nel chiedere al sindaco, assessore alla Sicurezza, che la polizia locale abbia tutti gli strumenti necessari e le pattuglie disponibili per collaborare proficuamente con le forze della polizia di Stato".
Dura presa di posizione anche della Lega che parla di "assoluto deterioramento dell’ordine pubblico locale, sempre più simile a quello di un far west in cui l’auto-difesa pare l’unica soluzione possibile". Partendo dai dati, rimarca il consigliere Giovanni Bertoldi, "che vedono la città disallineata rispetto alla media nazionale sollecitiamo l’istituzione di uno specifico Assessorato alla Sicurezza che, in coordinamento con le varie forze di polizia interconnesse a partire dalle sale operative, sia in grado di svolgere da una parte un efficace e rapido intervento sul territorio e dall’altra una fattiva collaborazione con i servizi sociali".
Insoddisfatto del dibattito in aula il gruppo del Movimento 5 stelle che aveva chiesto il Consiglio straordinario sulla sicurezza: "Si è rivelato essere la mera prosecuzione dell’imbarazzante siparietto di qualche giorno prima tra il ministro Piantedosi e Muzzarelli. Abbiamo per questo formalizzato la richiesta di una commissione speciale che si occupi del tema e che preveda l’intervento e l’audizione di persone competenti che spieghino i problemi e possano suggerire misure utili".
Nel corso del dibattito in Consiglio Alberto Bosi di Alternativa popolare ha rimarcato la necessità di dosare "un mix di repressione e nuovi slancio educativo e valoriale sostenendo tutte le associazioni del territorio che aiutano i giovani a crescere correttamente", mentre Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia ha sostenuto che "c’è diretto rapporto tra accoglienza indiscriminata e criminalità. Gli effetti di questo connubio si sono estesi alla delicata fascia dei minori stranieri non accompagnati: autori di reati trovano rifugio in ghetti, come quello delle Costellazioni, dove l’amministrazione comunale manda a vivere famiglie con bambini in emergenza abitativa".
Più incentrati sulla responsabilità del governo gli interventi dei consiglieri di centrosinistra. Per Camilla Scarpa di sinistra per Modena occorre "uno sguardo più ampio di quello repressivo che guardi alle politiche urbanistiche, culturali e della legalità con il coinvolgimento dell’educativa di strada e delle scuole". Anche secondo Paola Aime "c’è bisogno di severità ma anche di chiedersi quali siano le responsabilità di noi adulti". Antonio Carpentieri del Partito democratico ha sostenuto che "quello che fa l’attuale governo non è sufficiente, considerando che a Modena, come evidenziato peraltro dallo stesso ministro, siamo in carenza di organici. Eppure non abbiamo ancora dalla Prefettura i numeri ufficiali dei prossimi agenti in arrivo e inoltre lo stesso ministro dice che la fascia A non è una priorità. Il passaggio alla fascia A è invece un fatto di sostanza: comporta, infatti, automatico aumento di tutti gli organici". Per Katia Parisi (Modena Civica) però "non è sufficiente militarizzare la città, aumentare la videosorveglianza e neanche elevare la Questura in fascia A: il problema grosso sono i minori non accompagnati, non indirizzati al mondo scolastico, e gli adulti stranieri che non riescono a integrarsi nella nostra realtà".