Preoccupato? No, "perché quella parola non deve essere nelle corde della squadra e perché se lo fossi dovrei alzare la mano e dire che non sono in grado di prendere decisioni che sarebbero sbagliate e affrettate". Ma nemmeno contento ("per niente") del suo Sassuolo, l’Alessio Dionisi che, in attesa della Salernitana, vive una vigilia piena di dubbi che, immaginiamo, i pochi giorni trascorsi dalla batosta di Torino, difficilmente avranno trasformato in certezze. "Quando si fa male, di solito, non si vede l’ora di giocare per riscattarsi: è il nostro caso. All’Olimpico, contro il Torino, non abbiamo fatto nulla di quanto dovevamo fare, ed è ovvio che con la Salernitana dovremo fare meglio", spiega l’allenatore del Sassuolo, che dentro questa difficile vigilia non fa sconti. Né ai suoi e nemmeno a se stesso: "possiamo – dice – e dobbiamo fare di più e meglio, io per primo: sapendo che quella che ci aspetta è una partita importantissima, che può determinare tanto".
Per sapere quanto potrà determinare, senza nemmeno aspettarne gli esiti, basta guardare la classifica: la Salernitana è ultima, "ma – avverte Dionisi – ha giocatori di spessore, cambia spesso assetto, ed è un avversario difficile da leggere", il Sassuolo quindicesimo reduce, parole ancora di Dionisi, da "prestazioni non positive". La gara arriva a pochi giorni da Torino, con due giorni in meno dei campani per prepararla. "Non è piacevole - prosegue - non la puoi preparare nel migliore dei modi come magari fa il tuo avversario, ma in questo momento non dobbiamo badare a questo".
Non vincono da cinque gare, i neroverdi, "e troppo spesso, in campo, facciamo diversamente rispetto a quanto preparato. Ci serve, contro i campani, una gara importante in fase di non possesso. E ci serve – aggiunge Dionisi - un più efficace attacco dello spazio: se non lo attacchiamo nel modo giusto diventiamo prevedibili e quando sei prevedibile è facile, a questi livelli, tu vada in difficoltà".
Fuori dal Mapei Football Center c’era uno striscione appeso nottetempo dagli ultras (‘noi vogliamo questa vittoria’) che, fa capire Dionisi, "è giusto si facciano sentire, ed è giusto vogliano quello che vogliamo anche noi: e noi vogliamo combattere questo momento, ed uscirne il prima possibile. Per farlo, tuttavia, dobbiamo essere in grado di andare oltre questi alti e bassi che ci stanno condizionando. E dobbiamo andare in campo pensando al noi, non all’io: in alcune partite lo abbiamo fatto, in altre no, e non va bene. In crisi? No, ma è vero che il momento non è positivo: dobbiamo rimboccarci le maniche, assumerci la responsabilità, metterci in discussione. Questa cosa è sotto gli occhi di tutti, anche dei nostri e ce ne rendiamo ben conto, ma una cosa è rendersene conto, un altro fare qualcosa". E il Sassuolo di oggi, a fare qualcosa, di fatto è obbligato…. Dall’avversario, dalla classifica e da aspettative fin qua non rispettate.