Sanità, conti in rosso. Buco da 125 milioni: "Costi in aumento, ora ci servono aiuti"

Bilancio preventivo, la perdita stimata per l’Ausl è di 82 milioni. Oltre 42 invece quelli per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria. "Occorre un adeguato livello di finanziamento dallo Stato".

Sanità, conti in rosso. Buco da 125 milioni: "Costi in aumento, ora ci servono aiuti"

Sanità, conti in rosso. Buco da 125 milioni: "Costi in aumento, ora ci servono aiuti"

Modena, 28 giugno 2024 – Sono stati presentati ieri, nel corso della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, i bilanci economici preventivi 2024 delle Aziende sanitarie modenesi, deliberati nei giorni scorsi. Lente di ingrandimento alla mano, la perdita complessiva stimata per l’anno 2024 risulta pari a 82.591.000 euro per l’Azienda USL di Modena e 42.784.000 euro per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

Come ricordato, "al pari dello scorso anno, in questa fase non si è pervenuti, in sede di Conferenza Stato-Regioni, ad un’intesa in merito al riparto delle disponibilità finanziarie complessive per l’anno 2024". E, inoltre, "la Regione Emilia-Romagna non ha ancora definito le ulteriori manovre di sostegno alle Aziende sanitarie e le risorse a garanzia dell’equilibrio economico-finanziario, che sono attualmente ancora allocate a livello regionale in attesa di essere successivamente ripartite ed assegnate nel corso dell’esercizio". A livello di contesto generale, dunque, "l’incremento dei costi che si prevede di sostenere – sottolineano – continua a non essere compensato da un analogo incremento del finanziamento a livello nazionale. Nel bilancio preventivo non sono registrati tutti i ricavi, in attesa di futura assegnazione, ma al contempo sono già iscritti tutti gli oneri sia di certa che di presunta realizzazione, come prevedono le norme di contabilità e i principi contabili".

Nel dettaglio, sul versante della spesa, il 2024 si presenta particolarmente critico in ragione del sensibile impatto dei rinnovi contrattuali 2022-2024 che gravano interamente sul livello di finanziamento del Ssn, dei notevoli incrementi attesi per la maggior spesa farmaceutica dovuto all’aumento dei consumi soprattutto dei farmaci per la cura delle patologie croniche ed oncoematologiche e malattie rare e dall’entrata in vigore del nuovo sistema di remunerazione delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati dal Ssn, nonché per il permanere di rilevanti costi energetici ed inflattivi che non sono ancora rientrati ai livelli degli anni precedenti alla guerra in Ucraina e che producono ricadute significative sui costi tecnico-logistici e manutentivi.

"Un bilancio in perdita, seppur inferiore rispetto all’anno precedente – dichiara la direttrice generale Ausl, Anna Maria Petrini –. Le Aziende si impegnano comunque a portare avanti tutte le attività sanitarie e le progettualità in corso per rispondere al meglio ai bisogni della popolazione secondo una logica di prossimità ed equità, a favorire l’innovazione del sistema sanitario. Ma l’auspicio è che a questo impegno di tutti i nostri professionisti possa corrispondere in tempi brevi un adeguato livello di finanziamento da parte dello Stato, per garantire la continuità del nostro prezioso sistema sanitario pubblico".

"C’è un incremento dei costi esponenziale, soprattutto in alcuni settori – precisa il direttore generale Aou, Claudio Vagnini –. E se qualcuno se lo è dimenticato, lo voglio ricordare: la nostra popolazione sta invecchiando, e la conseguenza sono le malattie, che comportano una crescita numerica di pazienti. Allo stesso tempo però, non sono state incrementate le risorse per coprire queste spese...".

Non è finita qui. Vagnini sottolinea anche che "la popolazione locale deve sapere che stiamo lavorando in condizioni davvero difficili – spiega –. Il decreto per le liste d’attesa? Noi contiamo di incrementare di oltre 200mila prestazioni, per quest’anno, ma il problema rimane sempre lo stesso. Le prestazioni vanno pagate, ma con che soldi se non abbiamo il finanziamento? Mi auguro che il governo possa riflettere su questo scenario".

Inoltre, all’inizio della seduta è stata messa ai voti dei sindaci dei 47 Comuni che compongono la Ctss la nomina del neo eletto sindaco di Modena Massimo Mezzetti quale presidente della Ctss e di Fabio Braglia quale vice presidente.