Fa discutere la comunicazione fatta in consiglio comunale pochi giorni fa sul piano annuale di razionalizzazione delle società partecipate dal Comune di San Felice sul Panaro. In particolare, la minoranza consiliare di centrosinistra è stata messa in allarme dai sospetti alimentati attorno alla vendita della Farmacia comunale di Ravara. "Questa scelta scritta nero su bianco – va all’attacco il gruppo consiliare ‘Rigeneriamo San Felice’ - indica una volontà molto chiara, per cui il nostro gruppo ha espresso la sua più totale contrarietà. Una scelta politica del tutto irricevibile ed ingiustificata, considerato che questo importante servizio, oltre ad essere un punto di riferimento per la frazione, dalla sua apertura (inaugurato il 14 maggio 2014) non è mai stato in perdita e anzi ha generato costanti utili ed entrate correnti per il bilancio del nostro Comune". Affermazioni negate dalla maggioranza del sindaco di centrodestra Michele Goldoni. "Il piano di razionalizzazione delle società partecipate – fanno sapere dalla lista civica ‘Noi Sanfeliciani’ - è un documento da redigersi per legge, soprattutto, quando si rilevano criticità nelle società in cui il Comune ha qualche interesse. Ci teniamo quindi ad evidenziare che nessuna decisione, ad oggi, è stata presa in merito ad una ipotetica cessione della farmacia comunale di Rivara. Per dovere di cronaca, bisogna però dire che nei giorni scorsi il nuovo amministratore unico della società ha effettuato una accurata analisi tecnico-giuridica dell’attuale farmacia comunale, evidenziando come per la stessa vi siano diverse criticità soprattutto rispetto a quanto previsto dalla cosiddetta "legge Madia", consigliando al fine di rispettare le previsioni di legge, di immettere tale asset sul mercato".
Alberto Greco