L’ostetrica del Policlinico di Modena Silvia Bertellini è la trentesima cittadina mirandolese a ricevere la Benemerenza Civica, un riconoscimento che Mirandola ha istituito nel 2020 dedicandolo a quei cittadini, o alle realtà del territorio, distintisi per meriti civili, sociali, sportivi, ed esteso anche alle realtà imprenditoriali che abbiano superato i trent’anni di attività. Un riconoscimento che in questo caso ha un significato toccante. Con questa iniziativa, infatti, l’amministrazione comunale ha voluto sottolineare il gesto altruistico che ha permesso, la mattina del 9 luglio scorso, di salvare la vita di un bimbo di quattro anni caduto dentro l’acqua dell’impianto natatorio. Bertellini non ha esitato a tuffarsi prima dell’arrivo dei bagnini e, soprattutto, a prestare al piccolo i primi soccorsi, favorendo così l’arrivo del 118. La sua prontezza è stata davvero provvidenziale perché sia quando è giunto all’ospedale di Mirandola che, quando successivamente è stato elitrasportato al Policlinico per i controlli, il piccolo era vigile. Con questo gesto Bertellini ha suscitato l’ammirazione di tutta la comunità: per questa ragione ieri, presso la Sala Consiliare del Comune, la sindaca di Mirandola Letizia Budri ha voluto esprimere alla dottoressa Bertellini la propria riconoscenza e quella dell’intera amministrazione, insignendola della Benemerenza Civica.
"Il Comune di Mirandola – è scritto nella motivazione della deliberazione della città – ringrazia la dottoressa Silvia Bertellini e le conferisce la Benemerenza Civica per la tempestività e l’altruismo. Un infinito grazie all’encomiabile generosità di Silvia, che rende orgogliosa la nostra comunità". Orgogliosa anche Silvia Bertellini: "Ho semplicemente fatto d’istinto quello che mi è venuto dal cuore, come faccio sempre quando lavoro, cercando di gestire le situazioni di emergenza in modo pronto e tempestivo – ha spiegato la dottoressa al termine della consegna – . Ringrazio ancora la sindaca Letizia Budri e il Comune di Mirandola per questo riconoscimento inaspettato, che mi rende ancora più entusiasta di quanto fatto, ovviamente aiutata e coadiuvata da persone sul posto, grazie alle quali ora quel bambino sta bene".
Alberto Greco