Modena, 17 novembre 2019 - Si preannuncia un lunedì impegnativo sotto tutti i punti di vista quello di domani in città. Una lunga giornata in cui politici, studenti, associazioni e cittadini faranno sentire la propria voce. Da una parte ci saranno i sostenitori di Matteo Salvini, atteso per le 18 in via Gallucci. Una tappa che arriva dopo quella bolognese e che rientra nel tour per sostenere la candidata Lucia Borgonzoni.
Contemporaneamente si riunirà il movimento spontaneo delle Sardine modenesi che, in pochissimo tempo, sulla pagina facebook ha collezionato migliaia di presenze ’virtuali’. Proprio alle ‘sardine’ ieri si è rivolto il leader della Lega: «Leggo che ci saranno manifestazioni contro di me anche a Modena. C’è chi manifesta contro anche quando uno va a visitare una fabbrica o a una cena. Noi siamo per portare idee».
E visti i numeri altissimi che si attendono – a Bologna in piazza c’erano 15mila persone (video - foto)– la manifestazione dovrebbe essere spostata in piazza Matteotti nonostante l’originario appuntamento in piazza Mazzini. Il flash mob avrà inizio alle 19 e hanno già comunicato la propria adesione diverse associazioni, tra cui Arcigay oltre agli studenti universitari di sinistra. L’evento modenese è stato lanciato proprio da due di questi: Jamal Hussein e Samar Zaoui. Ma c’è l’incognita centri sociali che, teoricamente, dovrebbero unirsi a loro volta alle sardine. Non è possibile però escludere a priori l’effetto sorpresa con qualche ulteriore corteo.
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A poche centinaia di metri in linea d’aria è invece previsto l’arrivo del presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in visita istituzionale anche a Modena dopo le tappe di Rovigo, Ferrara e negli stabilimenti della Lamborghini a Sant’Agata Bolognese e della Ferrari a Maranello. Dopo una breve passerella in centro e, secondo indiscrezioni, un saluto al prefetto Paba, Casellati sarà in Accademia per un saluto agli allievi ufficiali, coi quali si tratterrà probabilmente a cena. Una giornata sicuramente difficile anche per le forze dell’ordine schierate nei diversi punti della città per garantire lo svolgimento delle manifestazioni e la sicurezza di tutti.
Intanto gli ideatori bolognesi delle sardine assicurano che dopo Bologna, anche Modena si farà sentire. «Non è mica finita con i 15mila di piazza Maggiore. Quello è stato solo l’inizio – promettono. Volevamo dare una ‘sveglia’ a una certa rassegnazione di fronte alla ‘calata’ leghista», spiega Mattia Santori, 32 anni, uno dei 4 che ha messo in piedi l’iniziativa. «A Modena ci sarà il vantaggio della visibilità che noi non avevamo ma ci sono anche tanti sciacalli, ora. Gente che ci vuole screditare perché è roba potente. Salvini ha portato i pullman dalla Lombardia, dal Veneto, dal Trentino. Noi abbiamo un radicamento territoriale pazzesco. Per questo siamo più forti di Salvini».