
Il consigliere regionale Luca Sabattini
"Sono molto soddisfatto: certo, non sono mai stato sindaco, non ho quella visibilità che ha aiutato altri candidati. Ho aumentato il numero di preferenze rispetto a 5 anni fa e lo considero un risultato straordinario".
Luca Sabattini saluta il suo terzo mandato in Regione, ci arriva con una dote di 8.300 preferenze.
Sabattini, anche se le preferenze sono cresciute il fatto di essere arrivato terzo la amareggia?
"Assolutamente no. Non potevo contare sull’effetto ex-sindaco. Sono contento del risultato, soprattutto perché ho ricevuto un riconoscimento visibile su tutto il territorio provinciale. È la dimostrazione che il lavoro di squadra è stato eccezionale: sui manifesti c’era il mio volto, ma dietro c’è stato un gruppo di persone che mi ha supportato dall’inizio alla fine della campagna elettorale".
Proprio questa sua trasversalità territoriale può essere considerata un punto di forza, ma anche di debolezza nel momento in cui, a differenza per esempio di Costi e Muzzarelli, lei non ha un Comune di riferimento dove fare il ‘pieno’.
"Non vedo debolezze, anzi. Io considero questa trasversalità un punto di forza perché mi ha consentito di costruire rapporti con gli amministratori, le realtà associative, i semplici militanti e cittadini dei vari Comuni. Il consenso si costruisce nella quotidianità, nella collaborazione con le realtà vive dei territori. Io stesso sono la dimostrazione che si possono ottenere risultati importanti partendo dal basso, senza ’spararla grossa’, senza cercare il conflitto e la polarizzazione a tutti i costi".
Nel duello con Muzzarelli, ha vinto l’ex sindaco...che ora vorrà avere voce in capitolo nel partito.
"Non ha vinto Gian Carlo, ha vinto il Pd. Gli avversari ricordo a tutti sono a destra. Abbiamo fatto la nostra campagna esattamente come la desideravo, leale, trasparente con entusiasmo, mi sono divertito tanto, sto vedendo crescere una rete, anche generazionale, straordinaria. Tutti i consiglieri eletti sono rappresentanti della stessa comunità politica per la quale bisogna avere grande rispetto e che dobbiamo solo ringraziare per le opportunità che ci offre. Nessuno di noi sarebbe qui senza il Pd. Il Partito non è di uno. Dobbiamo ricordarci l’importanza che ha avuto nel nostro risultato…".
A livello nazionale o locale?
"A tutti i livelli. Senza il Pd non siamo nessuno, dobbiamo lavorare tutti i giorni per la sua unità. Il risultato storico del Pd in provincia è il frutto dell’unità dimostrata, dal livello nazionale alle singole realtà locali, e del bellissimo lavoro di tutti i candidati che si sono spesi fino all’ultimo istante, sia gli eletti che i non eletti".
Essendo al terzo mandato diciamo che non ha bisogno di qualcuno che le indichi la strada per viale Aldo Moro.
"Conosco bene i funzionamenti dell’assemblea regionale e come ottenere risultati concreti. Le priorità sono tante: economia e lavoro – sostegno alle piccole e medie imprese – , il trasporto pubblico, gli interventi per migliorare l’assetto idrogeologico in collaborazione con i Comuni e quello che in questo momento mi sta più a cuore, il diritto alla casa".