VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Ruggi, scomparsa da quattro mesi. Accertamenti del Ris sui campioni prelevati nella casa della giovane

Saranno effettuate oggi le analisi sui reperti raccolti nell’abitazione di Vitriola e nel casolare poco distante. Il fratello: "Ero preoccupato per il suo stile di vita e che qualche malintenzionato potesse farle male"

Daniela Ruggi

Daniela Ruggi

Modena, 14 gennaio 2025 – Campioni biologici prelevati in alcune stanze dell’abitazione in cui viveva ma anche in quella ‘familiare’: il casolare con stalla situato a poche centinaia di metri di distanza. Questa mattina gli uomini del Ris di Parma effettueranno accertamenti tecnici non ripetibili sui campioni biologici prelevati nell’abitazione di Daniela Ruggi, a Vitriola nel corso dei noti sopralluoghi. Prelievi effettuati sia nell’abitazione dove la giovane – scomparsa misteriosamente a settembre – viveva ma anche nella casa di famiglia, che dista poche centinaia di metri dalla frazione.

Dall’esito degli accertamenti, disposti dalla procura sarà possibile stabilire eventualmente profili di persone che hanno fatto accesso alla casa, in stato di degrado, in cui la 31enne viveva. Un’abitazione cosparsa di sacchetti, indumenti, scatoloni in cui anche per gli inquirenti non è stato semplice ‘muoversi’. Una casa fredda dove Daniela ha lasciato tutti i propri beni: i soldi, prima di tutto, ma anche carta di identità, patente di guida e libretto postale su cui risultano presenti migliaia di euro. All’interno dell’abitazione i carabinieri trovarono anche un cellulare: un telefonino che però la giovane non utilizzava più, risultando rotto. Sparito insieme alla 31enne, invece, il telefono recentemente in uso a Daniela, che l’unico indagato per il sequestro della stessa, Domenico Lanza, le aveva prestato. A lasciare perplessi il fatto che le celle telefoniche abbiano ‘localizzato’ Daniela o, meglio, il suo telefono proprio nei pressi di Vitriola l’ultima volta che lo stesso è risultato raggiungibile, a settembre.

L’avvocato della famiglia, il legale Guido Sola che rappresenta mamma e sorella di Daniela, insieme alla collega Elena Lenzini afferma: "Speriamo che le attività investigative in corso possano fare chiarezza, anche alla luce del fatto che – parendo confermata la bontà degli avvistamenti modenesi di fine ottobre – è da lì che a nostro parere si deve partire per trovare Daniela". Nel corso dei sopralluoghi effettuati prima nell’abitazione del 67enne Domenico Lanza, in carcere per il reato di detenzione di armi clandestine e poi in quelli della giovane – ad una prima analisi – non sarebbero emersi elementi utili alle indagini. Non si esclude che gli accertamenti tecnici previsti per oggi possano fornire qualche risposta in più. Il fratello della giovane, Alberto, attraverso il proprio legale, avvocato Deborah De Cicco aveva escluso di essersi introdotto nell’abitazione della sorella e aveva confermato di averne subito segnalato la scomparsa. "Le condizioni delle casa familiare in cui Daniela aveva deciso di vivere da sola erano anche dal punto di vista igienico sanitarie molto scarse ed è per questo che come fratello ero preoccupato per il suo stile di vita – aveva spiegato –. Ero d’accordo che Daniela vivesse da sola nella casa familiare di cui sono comproprietario ma ci ho sempre tenuto che vivesse bene ed in modo decoroso. In più la sua fragilità emotiva mi ha sempre fatto temere che qualche individuo male intenzionato se ne potesse approfittare". "Il fratello era così in ansia per lo stile di vita della sorella che più volte aveva sollecitato, anche per mio tramite, i servizi sociali del comune di Montefiorino affinché prendessero in carico Daniela per aiutarla concretamente" conclude il legale. Intanto l’unico indagato per il sequestro di Daniela, Domenico Lanza, resta in carcere in attesa del dissequestro della sua abitazione.