
La prima fase dei lavori durerà circa quattro settimane e interesserà. via Molinetto che diventa. a senso unico
Inizieranno lunedì i lavori per la costruzione della rotonda ‘Sigma’. Il cantiere sarà organizzato in tre fasi e, pur prevedendo alcune modifiche temporanee alla circolazione, sarà sempre garantita almeno una corsia di passaggio. Fin dalla prima fase, che durerà circa quattro settimane, via Molinetto diventerà a senso unico e sarà realizzato un nuovo ingresso al parcheggio del supermercato Sigma. Via Marchiani, invece, non sarà direttamente interessata, salvo per un senso unico temporaneo che regolerà la svolta davanti al supermercato. Nella seconda fase, i lavori si sposteranno su via Marchiani. Per ridurre al minimo i disagi, il traffico proveniente da Modena verso Pavullo verrà deviato su via Mascagni, mentre il resto della viabilità rimarrà libero utilizzando la parte di rotatoria già costruita. La durata complessiva dell’intervento è stimata tra i due e i tre mesi, con l’obiettivo di completare i lavori prima della Fiera dell’Economia Montana, in programma per il 12-13-14-15 giugno. É quindi stato definitivamente sbloccato il progetto di questa nuova rotatoria all’incrocio tra via Giardini, via Giardini Sud e via Marchiani, definita per semplicità "la rotonda del Sigma", la cui costruzione è stata concordata tra il 2019 ed il 2020 come opera compensativa da realizzarsi a spese di un imprenditore privato nell’ambito di un intervento edilizio su un immobile commerciale limitrofo.
"Le difficoltà burocratiche non sono mancate – afferma il vicesindaco Alessandro Monti -. Dopo la firma della convenzione nella primavera del 2020, il progetto era stato inviato ad Anas nell’autunno dello stesso anno, avviando una lunga fase istruttoria. Un significativo passo avanti è stato fatto nel corso di questa amministrazione, con l’acquisizione della competenza sul tratto urbano, che comprende via Marchiani e una porzione di via Giardini Sud, andando così a superare la necessità realizzare l’opera tramite Anas o in convenzione con quest’ultima. In seguito è poi emerso un ulteriore problema, superato, poiché una piccola parte dell’opera insisteva su aree destinate a opere di urbanizzazione mai formalmente prese in carico e risultavano pertanto ancora di proprietà privata".
w. b.