La comunità di San Possidonio ritroverà a breve quello che per intere generazioni è stato il luogo della loro infanzia e adolescenza, il Teatro Varini, abbandonato da dopo il terremoto del 2012. E con l’occasione del suo recupero si darà vita ad un polo culturale che abbraccerà anche l’attiguo Mulino Bazzani. Le premesse per questo ambizioso progetto sono state gettate martedì mattina, presso la Curia Vescovile di Carpi, quando la sindaca Veronica Morselli ha firmato la convenzione tra la Parrocchia e il Comune di San Possidonio per la ricostruzione del Teatro Varini, un luogo aggregativo che da tempo mancava e che consentirà di valorizzare il centro cittadino. Grazie a questa convenzione, il Comune si occuperà della ricostruzione del teatro parrocchiale e lo gestirà per i prossimi 50 anni, pur rimanendo la proprietà in capo alla parrocchia. Inoltre, i contributi interamente stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per la ricostruzione post sisma del teatro, che ammontano a 1.100.000 euro, verranno passati al Comune. "Questo – spiega la sindaca Veronica Morselli – ci permetterà di poter beneficiare della variazione dei prezzi, cosa di cui la Diocesi non avrebbe potuto usufruire essendo ente privato, mentre noi come ente pubblico ne abbiamo diritto. Inoltre, questa convenzione ci dà la possibilità di utilizzare anche la forma dell’edificio complesso, perché attiguo al Teatro andremo a ricostruire il Mulino Bazzani, che è una struttura di proprietà del Comune, attualmente dismessa, che verrà recuperata a una funzione collettiva. La ricostruzione del Mulino inizierà nel 2025, disponendo già di un progetto esecutivo. I due edifici, teatro e mulino, così ripensati daranno vita ad un polo culturale e saranno collegati da un atrio". La ricostruzione di tutto il complesso comporterà una spesa di 3,2 milioni di euro. "Come amministrazione poi – fa sapere Morselli – stiamo partecipando al bando di rigenerazione urbana della Regione, perché chiaramente le somme a disposizione potranno coprire finanziariamente le opere edilizie per teatro e mulino, ma arredi, migliorie e anche la parte di urbanizzazione esterna, come il verde pubblico intorno, hanno bisogno di ulteriori risorse che proveremo ad intercettare attraverso questo bando specifico". Il nuovo spazio culturale sarà dedicato ai giovani, alle associazioni, avrà aree espositive, spazi per attività culturali e una sala polivalente per spettacoli e proiezioni. "La sua realizzazione – assicura la sindaca – avverrà coinvolgendo tutta la comunità, perché crediamo che il nostro teatro debba rispecchiare i desideri e le aspirazioni di tutti i cittadini".
Alberto Greco