Modena, 23 agosto 2023 – “Devo tenere a casa mia la spazzatura, ma non ho lo spazio’, ’la città non è mai stato così sporca’, ’Modena è tornata indietro’. Porta a porta bocciato senza appello dai modenesi sondati da Federconsumatori in collaborazione con la Cgil in un’indagine sul livello di pulizia in città e sul funzionamento del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. A fronte di un ampio campione di cittadini (2.143 questionari somministrati, 3.700 osservazioni pervenute), l’esito ha impressionato anche la stessa associazione dei consumatori che già l’anno scorso aveva tastato il polso della popolazione sul tema. "La differenziata – spiega il presidente di Federconsumatori Marzio Govoni – avrebbe raggiunto il 75 per cento (partendo dal bassissimo 61%, ultimi in regione), Modena può avvicinare e raggiungere le migliori performance di altri capoluoghi della nostra regione, ma rischia di farlo senza avere dietro una gran parte dei propri cittadini e cittadine, senza il consenso, senza la condivisione, senza la passione e l’impegno necessari per raggiungere quel risultato".
E i numeri – elaborati dallo statistico dell’associazione Massimiliano Vigarani – sono impietosi, possono finanche suonare come un campanello d’allarme per l’amministrazione comunale se si guarda in prospettiva elettorale (si vota nella primavera 2024). Con riferimento al livello di pulizia della città, la percentuale di modenesi soddisfatti è passata in appena dodici mesi (la raccolta è stata introdotta gradualmente a partire da febbraio), rispetto al luglio scorso, da un ottimo 74,6% a un pessimo 29,5. In particolare, il giudizio medio, espresso in voti da uno a dieci, nel 2022 si era attestato su un confortante 6,4, adesso crollato a 4. Altro dato preoccupante per Hera e Comune è che l’85 per cento ritiene che negli anni il livello di pulizia della città sia peggiorata, numero raddoppiato rispetto all’anno scorso. È forte anche l’insoddisfazione registrata rispetto all’assistenza ai cittadini nella delicata fase di cambiamento; l’81% di chi si è rivolto al Comune è rimasto insoddisfatto, come lo è stato il 74% di chi si è rivolto ad Hera. "I modenesi sono certamente irritati per la forte crescita degli abbandoni di rifiuti, ma oltre ad imputare la cosa all’inciviltà di alcuni concittadini, attribuiscono la responsabilità della crescita di questo fenomeno al modello di raccolta". Tra i pochi dati positivi va segnalato peraltro l’alto numero di persone che hanno ricevuto informazioni sui cambiamenti introdotti: quasi l’80% dichiara di aver ricevuto una sufficiente informazione.
Sul nuovo modello di raccolta, quasi il 49 per cento, praticamente uno su due, valuta del tutto negativa l’esperienza: si passa dallo 0,7 per cento che esprime parere positivo nel quartiere uno (centro storico) al 54,8 per cento che invece oppone pollice verso nel quartiere 4 (Madonnina). Particolarmente duro il giudizio della fascia anagrafica 35-64: uno su due dice no alla nuova raccolta. Mentre tra gli anziani il numero di critici resta alto, ma ‘scende’ al 38,3 per cento.
In generale però, come si diceva, il 70,5% degli intervistati assegna un giudizio negativo all’attuale livello generale di pulizia della città. I responsabili? Secondo la maggior parte dei cittadini sono in ordine il Comune (con le sue scelte in materia di modello di raccolta stradale adottato, di campagna di informazioni attuata per i cittadini), il gestore Hera con il suo operato e, infine, i cittadini con il senso civico che spesso manca e i comportamenti individuali.
Ma quali sono i principali motivi di peggioramento del livello di pulizia della città secondo i modenesi? Al primo posto la ’maleducazione, l’inciviltà e i comportamenti scorretti dei cittadini’, quindi ’il modello di raccolta Porta a porta non è adatto a realtà densamente urbanizzate (troppi sacchi in strada in attesa della raccolta)’, a seguire ’non c’è spazio negli appartamenti per lo stoccaggio dei materiali in attesa della raccolta Porta a porta’, ’l’abbandono dei rifiuti in prossimità delle batterie stradali’, ’cassonetti a tessera spesso non funzionanti’, ’la mancanza di controlli (ad esempio la videosorveglianza)’, ’la presenza di odori, topi, insetti’.