STEFANO LUPPI
Cronaca

Rifiuti a Modena, la beffa: chiave unica per i cassonetti privati

Caos porta a porta, la protesta di Pietro Fauche di Farmaceutica Veterinaria: “Siamo responsabili di usi impropri, ma tanti ne approfittano”. Hera: teneteli su suolo privato

Porta a porta a Modena: la beffa della chiave per i cassonetti privati (foto Fiocchi)

Modena, 8 giugno 2023 – In giro per la città ci sono centinaia di cassonetti – grandi e piccoli oltre ad alcuni dei cestini verdi davanti ad attività come le gelaterie – che si aprono solo con una chiave. Sono quelli che Hera definisce ’privati’, gestiti cioè solo dalla attività o dal gruppo di persone che hanno ottenuto questi particolari contenitori per rifiuti come la carta, la plastica, l’indifferenziato.

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Peccato che la chiave per aprirli tutti è sempre la medesima: il gestore dei rifiuti ne rilascia una ’triangolare’ che però si acquista facilmente su internet a 4,99 euro. Ciò fa sì che, con estrema facilità, questi cassonetti non siano, nei fatti, privati. A raccontare la vicenda, che appunto riguarda tutto il territorio sottoposto al nuovo porta a porta della raccolta dei rifiuti, è Pietro Fauche, titolare della ’Farmaceutica Veterinaria Modenese’ collocata in viale Buon Pastore 250, al condominio ’I Portici’.

Ecco il suo racconto: "Secondo me – dice Fauche, titolare di un negozio anche a Carpi – questo è un grave disservizio di Hera che crea danni non solo a noi, ma a tutte le imprese commerciali del modenese che si trovano nelle stesse condizioni. Il 6 giugno ci è stato consegnato un cassonetto personale per la raccolta differenziata della carta, richiesto e ottenuto perché ne produciamo moltissima ogni settimana, ed in concomitanza ci è stata rilasciata una chiave per poter esclusivamente accedervi. Rimarco che, ovviamente, di questo cassonetto siamo personalmente responsabili e passibili di multe nel caso la raccolta differenziata non sia eseguita scrupolosamente".

Il commerciante e gli altri addetti del negozio si sono subito accorti di un inghippo: "Già al nostro primo accesso – prosegue mostrando il cassonetto posto all’angolo di Buon Pastore – abbiamo trovato all’interno del nostro personale cassonetto parecchia immondizia indifferenziata, tra cui addirittura dell’umido. Il motivo? Chiamando Hera abbiamo scoperto che tutti i cassonetti che vengono dati agli esercenti commerciali hanno un’unica chiave passepartout che chiunque può procurarsi". La prova è presto fatta: basta utilizzare la stessa chiave, cento metri più in là, davanti alla ’Antica gelateria modenese’ sempre lungo Buon Pastore, per aprire anche i cassonetti personalizzati di quest’ultima. Davanti al grosso cassonetto di Fauche, oltre al danno la beffa, si è già creata una piccola discarica frutto dell’inciviltà di chi butta il sacchetto per terra e non si cura del decoro urbano.

Certo, però, la gestione del pattume non è favorita da queste scelte come racconta ancora il commerciante: "Tutti possono aprire il mio cassonetto con la chiave e buttarci dentro di tutto e risulterò io il responsabile. Inoltre, visto che la serratura è stata posta su un lato, dall’altro si può sollevare il coperchio e buttare dentro rifiuti anche senza la chiave. Ma che senso ha tutto ciò? Peraltro da Hera mi sono pure sentito dire che posso mettere sul ‘mio’ cassonetto un catenaccio… Lo trovo incredibile anche perché a Carpi non funziona così: la raccolta differenziata, lì, è meglio organizzata e la stessa chiave non apre ogni cassonetto. Mi dispiace, ma trovo che siamo davanti a un modo superficiale di gestire la raccolta dei rifiuti". Con riferimento alla segnalazione della Farmaceutica Veterinaria Modenese, Hera evidenzia che, "come da regolamentazione vigente la cura e la gestione dei contenitori privati per i rifiuti sia a carico dell’utenza assegnataria. Dunque, per evitare usi impropri o danneggiamenti è sempre raccomandabile alloggiare il contenitore su suolo privato, esponendolo su suolo pubblico solo nel lasso di tempo necessario alla raccolta".