GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Rifiuti, dietrofront gentile. Via i sacchi dalle strade e niente giorni stabiliti: "Ascolteremo i cittadini"

Profilo basso del sindaco negli annunci per evitare incidenti diplomatici. Il porta a porta prosegue con i cassonetti. La prof Modena: "Copiamo Forlì"

Rifiuti, dietrofront gentile. Via i sacchi dalle strade e niente giorni stabiliti: "Ascolteremo i cittadini"

Operatore Hera durante la raccolta

Modena, 1 agosto 2024 – Togliere i sacchi gialli e blu dappertutto e lasciarli solo in alcune frazioni, in quelle dove magari hanno incontrato il gradimento dei cittadini. Per ragioni diplomatiche nei confronti della precedente amministrazione e nel rispetto del tavolo tecnico concordato con Hera per settembre, l’annuncio sulla raccolta rifiuti di martedì dell’amministrazione è stato scritto pesando le parole. Ma il bersaglio grosso cui mira davvero il sindaco Massimo Mezzetti è l’eliminazione dei sacchi dalla strada e soprattutto della logica rigida degli orari e dei giorni di conferimento, considerata tra le cause principali dei disservizi. Una retromarcia gentile dunque rispetto al piano Muzzarelli-Filippi.

Per il sindaco però il percorso, il metodo con cui si arriverà alla meta conta almeno quanto l’obiettivo. Il lavoro del tavolo tecnico in partenza da settembre con Hera si muoverà in parallelo con il confronto con i residenti nei vari quartieri: area per area, zona per zona, saranno i cittadini a indicare all’amministrazione in incontri pubblici quali sono i punti più critici. Gli strumenti a cui si sta pensando per sostituire i sacchi per strada sono diversi: si spazia dal bidoncino di riferimento del condominio alle isole di carrellabili circoscritti però con un certo gusto estetico (soluzione per esempio possibile per il centro storico), passando per un aumento delle isole di raccolta, dai cassonetti che si aprono con la card e che possono essere utilizzati a qualsiasi ora dove c’è una maggiore densità abitativa come per esempio la zona Musicisti o San Faustino. Tutte soluzioni sperimentate in altre città che anche Modena si appresta valutare.

Le incognite in corso di esame in Comune sono almeno tre: la prima è capire i costi. L’ideale sarebbe per Hera che la spesa dei contenitori aggiuntivi venisse compensata dal risparmio sul sistema di raccolta dei sacchi. In seconda battuta, preme trasmettere ai cittadini che è il sistema dei sacchi in strada che viene eliminato, non il porta a porta. Il conferimento nei nuovi contenitori sarà comunque tracciato attraverso gli attuali sacchi contraddistinti dal codice. Così da evitare che nei cassonetti si torni a gettare di tutto, come avveniva prima dell’introduzione del nuovo sistema. Terzo, va contrastato il fenomeno degli abbandoni legato all’evasione fiscale: non tutti possiedono la carta Smeraldo per aprire i cassonetti perché non tutti pagano la Tari.

Intanto accoglie con interesse l’annuncio del sindaco Federconsumatori che proprio un anno fa presentò l’indagine trai cittadini che bocciavano la raccolta differenziata. "Confidiamo nel lavoro del tavolo tecnico annunciato dal sindaco – dice ora Marzio Govoni – . Modena deve tornare a parlare dei rifiuti che produce, del loro trattamento, della prossima tariffazione puntuale, della chiusura del termovalorizzatore nei tempi previsti. È necessaria una campagna informativa di profondità, non limitata agli aspetti tecnici, che provi a recuperare i tanti ’scettici ambientali’ che registrammo con l’indagine di un anno fa, quelli che ritenevano che la riduzione dei rifiuti fosse un falso problema".

Sul tema interviene la consigliera Maria Grazia Modena che sottolinea come il sistema di raccolta introdotto un anno fa "non era facilitare la vita ai cittadini, non era iniziare un percorso costante di calo delle tariffe e di tutela dell’ambiente, ma facilitare la vita alle aziende di Hera che si occupano di selezionare la raccolta differenziata con utilizzo di meno personale e continuare a ’saziare’ l’inceneritore. Come lista abbiamo sempre detto che per fare un porta a porta su misura dei cittadini occorreva prendere esempio da Forlì dove Alea, la ditta di proprietà dei 14 comuni del comprensorio, ha una percentuale di raccolta differenziata di oltre l’80% e di riciclo molto alta. Abbiamo chiesto una Commissione consigliare tematica e porteremo un esperto di Alea per spiegare il metodo applicabile anche a Modena".