REDAZIONE MODENA

Rifiuti, caos porta a porta "Bar e ristoranti ingestibili E ci sono tante ’dimenticanze’"

Elisa Rossini di Fratelli d’Italia dopo la relazione di Hera in Commissione consiliare: "Così non va". Cartello alla stazione ecologica di Spilamberto: "No sfalci, no legno, no inerti, no olio".

"Problemi enormi legati alla raccolta differenziata per i bar e ristoranti del centro, una gestione del personale addetto alla raccolta non efficiente da parte delle cooperative sociali e l’obiettivo della tariffazione puntuale che resta una chimera della quale nessuno vuole parlare. Si può sintetizzare così la relazione di martedì in Commissione consigliare sul tema della gestione dei rifiuti a Modena". A parlare è il capogruppo di Fdi Elisa Rossini. "I pesanti disagi legati alla gestione dell’immondizia per bar e ristoranti sono stati rilevati anche dai banchi del Pd – commenta Elisa Rossini –. Di fronte alla produzione consistente di rifiuti da parte dei locali del centro nè i sacchi nè i bidoncini carrellati rappresentano una soluzione idonea e in entrambi i casi si finisce per occupare più suolo pubblico generando degrado, rispetto ai semplici cassonetti. Il solo modo per risolvere il problema sarebbe intensificare la raccolta con un aumento di costi evidentemente non sostenibile. Per questo crediamo che non esista alternativa al ritorno dei cassonetti in centro, come a Bologna, le zone con alta concentrazione di abitazioni e di attività commerciali non possono permettersi un modello diverso".

"Per quanto riguarda la gestione del personale in Commissione è poi emerso come le cooperative sociali non abbiano un vero potere direttivo sui propri addetti. Questo porta a storture nel servizio: dagli autisti dei camioncini che spesso dimenticano i sacchi diligentemente lasciati dai cittadini come richiesto da Hera passando per uno spazzamento con i soffioni elettrici spesso poco attento alle persone presenti: senza direttive stringenti al personale è impossibile immaginare una città pulita e un servizio efficiente. Infine il grande tema della tariffazione puntuale resta un miraggio – chiude Elisa Rossini –. L’unico vero incentivo sarebbe a nostro avviso proprio questo, permettere ai cittadini che adottano comportamenti virtuosi di avere sconti sulla Tari. Invece a Modena di tariffazione puntuale non si parla: non lo fa l’assessorato e non lo fa Hera a dispetto della stessa legge regionale vigente. A nostro avviso da questo punto di vista la soluzione è quella di applicare il modello-Castelfranco con l’introduzione di cassonetti con tessera che misura la differenziata realmente prodotta dal singolo utente, aprendo così la strada a tariffazione puntuale".

E Modena Volta Pagina rende nota un’altra disavventura capitata ancora all’ex assessore Beniamino Grandi (dopo non essere riuscito, settimane fa, a conferire un armadio in stazione ecologica): "Nulla è irripetibile nel fantastico mondo di Hera. Grandi, infatti, ci ha inviato la foto di un altro avviso scritto a mano affisso sull’unica stazione ecologica di Spilamberto che recita ’No sfalci, no legno, no inerti, no olio’. Cioè, la stazione non riceve nulla! Diventa a questo punto difficile accettare che ci troviamo di fronte ad ’un altro caso eccezionale, irripetibile!’. Due casi irripetibili in un mese? Quante altre situazioni irripetibili si sono ripetute nel frattempo nelle altre isole ecologiche che non abbiamo verificato? Unica certezza è che la nostra Multiutility, dopo il disastro della disorganizzazione del porta a porta, ha perso molta credibilità".