Retromarcia alla Bellco: "Licenziamenti congelati"

Mirandola: stop alle procedure fino al 26 giugno. E i dipendenti rientrano

Retromarcia alla Bellco: "Licenziamenti congelati"

Retromarcia alla Bellco: "Licenziamenti congelati"

MIRANDOLA (Modena)

Dopo otto giorni di vertenza, caratterizzata dallo sciopero a oltranza proclamato allo stabilimento Mozarc – Bellco di Mirandola, i lavoratori da oggi rientrano al lavoro e rientra anche la paventata ipotesi che la crisi nel segmento della dialisi per anziani acuti denunciata dalla proprietà possa tradursi nel licenziamento di 350 lavoratori, 300 diretti e 50 somministrati. "Nel corso dell’incontro odierno (ieri, ndr) tenutosi in Confindustria Emilia Area Centro, l’azienda – si legge nel comunicato diffuso ieri – ha illustrato nel dettaglio le motivazioni alla base della comunicazione effettuata alle rsu in data 12 giugno. Valutatala la situazione, ascoltate le preoccupazioni sindacali e delle rsu, l’azienda ha dichiarato la disponibilità a non intraprendere azioni unilaterali fino al prossimo incontro istituzionale (26 giugno a Bologna, ndr), confermando la volontà di esplorare tutte le possibili soluzioni per gestire la situazione". All’incontro di ieri, prodotto certamente dell’interessamento del presidente nazionale di Confindustria, il modenese Emanuele Orsini, erano presenti una folta delegazione sindacale guidata dai segretari generali provinciali di Cgil, Daniele Dieci, e di Cisl Emilia Centrale, Rosamaria Papaleo, mentre a rappresentare la proprietà c’erano l’ad Luca Bernardi, Alessandro Di Mauro e Marcello Terrieri dell’ufficio risorse umane, oltre a Domenico Bellifemine per conto di Confindustria. "È successo qualcosa di straordinario, di mai visto in questo territorio: una settimana fa – hanno detto Dieci e Papaleo – avevamo una promessa di licenziamento, sette giorni dopo la multinazionale ha tolto la minaccia di cancellare posti di lavoro. Il merito è del coraggio di lavoratrici e lavoratori Mozarc Bellco, protagonisti di una mobilitazione rapida, efficace, che ha saputo parlare al cuore del territorio". Il primo risultato della apertura della proprietà di Bellco è che da oggi i lavoratori sospendono almeno fino al 26 giugno lo sciopero a oltranza dichiarato otto giorni fa. Resterà un presidio davanti alla azienda fino al 9 luglio, quando le parti e le istituzioni sono attese al Mimit.

Alberto Greco