Dopo aver sistemato le commissioni in Regione (ai modenesi dem Muzzarelli e Costi e alla consigliera di Fratelli d’Italia Arletti sono andate rispettivamente le presidenze di salute, scuola e bilancio), sul tavolo del neo presidente de Pascale c’è il dossier delle nomine in sanità. La maggior parte dei direttori generali delle aziende emiliano romagnole è infatti in scadenza a fine gennaio, dopo la proroga tecnica (e inderogabile) approvata dalla Giunta Bonaccini alla fine del mandato scorso. Un valzer di nomine da fare in cui si inserisce anche quella per la direzione generale dell’assessorato in Regione, dove molto difficilmente dovrebbe essere confermato l’uscente Luca Baldino. Sarà proprio quella la prima casella del sudoku a essere riempita, per poi andare via via a completare il resto dello schema. A confermarlo è lo stesso de Pascale, ieri mattina a margine dello scambio di auguri con i dipendenti della Regione. "Le procedure di rinnovo dei direttori generali sono cadenzate verso la fine di gennaio – ha spiegato de Pascale – quindi durante le feste ci sarà un lavoro molto intenso in questa direzione. E’ chiaro che la scelta del direttore dell’assessorato è la prima scelta, dalla quale poi deriveranno tutte le altre. Quindi è uno dei dossier che assolutamente sto attenzionando anche in questi giorni. E’ una procedura selettiva, dovremo aprire dei bandi, c’è una serie di aspetti anche molto tecnici. Però è chiaro che la scelta di come organizzare l’assessorato è una delle prime che opereremo". Ad oggi il nome più accreditato per la direzione generale della sanità in Regione sembra proprio quello di Annamaria Petrini, attuale direttore generale dell’Ausl di Modena. Ma in lizza c’è anche Mattia Altini, già in viale Aldo Moro con l’incarico di direttore dell’assistenza ospedaliera. A quanto si spiega tra gli addetti ai lavori, comunque, a guidare le danze non è il solo de Pascale.
Oltre al presidente, infatti, della partita si starebbe occupando anche il neo assessore alla Sanità, Massimo Fabi, col supporto di Tiziano Carradori. Un altro nome forte emerso anche nei giorni del toto-giunta, cioè la ’modenese’ Chiara Gibertoni, dovrebbe rimanere alla guida del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. La manager è peraltro l’unica ad avere ancora tre anni di mandato davanti a sé, e la direzione generale dell’Irccs è senz’altro un incarico per lei di prestigio. Casella da sistemare è anche quella del Policlinico di Modena dove Claudio Vagnini pare indirizzato verso la pensione. "Dobbiamo definire una squadra che fra le aziende e l’assessorato sia pronta a una spinta di riforma che sarà una delle caratteristiche del mandato- dice ancora de Pascale- quindi costruiremo una squadra che funziona. Dobbiamo tener presidiate le aziende, e anche l’assessorato. Il direttore dell’assessorato è uno dei protagonisti della riforma, non è l’unico. Perché poi nelle aziende c’è una parte molto significativa dal lavoro da fare".