GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

Regione, de Pascale: "Bene l’election day ma no al dibattito infinito: allontana gli elettori"

Il candidato presidente del centrosinistra ieri ospite della nostra redazione "Baruffi o Muzzarelli in giunta? Sull’esecutivo se vinco decido io"

Regione, de Pascale: "Bene l’election day ma no al dibattito infinito: allontana gli elettori"

Il candidato presidente Michele de Pascale

Modena, 30 agosto 2024 – "Alle urne con il campo largo? Direi larghissimo, perché qui siamo riusciti a creare due condizioni: i partiti e le liste civiche coinvolte hanno costruito un programma chiaro per l’Emilia-Romagna e le classi dirigenti si rispettano, pur nelle diversità". Il candidato presidente alla Regione per il centrosinistra Michele de Pascale è stato ieri ospite della redazione del Carlino Modena. "È una città che in queste settimane sto conoscendo sempre di più, con grande passione – ha premesso – andando a irrobustire le relazioni istituzionali ed economiche che da sindaco ho avuto con questo territorio".

Il candidato si è soffermato sull’ipotesi della maxi-alleanza, da Italia viva al Movimento 5 stelle. "Un modello che ha funzionato a Modena, come abbiamo visto, ma che ha funzionato anche nel 2021 a Ravenna: sono stato scelto come candidato anche per le mie capacità di far dialogare le varie componenti". Mondo civico incluso: basti pensare che il candidato è entrato in contatto "con oltre 60 liste civiche vere, indipendenti dai partiti". Saranno le protagoniste del listino del presidente: alcuni dei rappresentanti daranno vita alla formazione ’Civici con de Pascale’.

Si tratta ora di capire se le elezioni a novembre sono confermate o si anticiperà a ottobre: "Io sono favorevole all’election day perché votare lo stesso giorno in tre regioni alzerebbe l’attenzione e favorirebbe una maggiore affluenza alle urne. Detto questo però eviterei di aprire il dibattito per giorni per poi rimanere a novembre. Perché finirebbe con il provocare l’effetto opposto: alimentare il senso di lontananza dei cittadini dalle istituzioni. Il governo dia un segnale".

Nei giorni scorsi de Pascale ha trascorso tre giorni di vacanza con la sua famiglia tra Fanano e Sestola, l’occasione per rilassarsi un po’, ma anche raccogliere il grido di aiuto della montagna, sopratutto sui presidi sanitari, sulle promesse di riapertura del punto nascita a Pavullo negli anni scorsi, per esempio: "Sono consapevole delle difficoltà che vivono le popolazioni, ma proprio per questo non faccio promesse che non so se potrò mantenere. Tanto più in montagna dove è evidente una sfiducia maggiore verso la politica". Sempre sul fronte sanitario de Pascale rivela una posizione articolata sui Cau: "Stanno funzionando soprattutto nelle realtà dove i Pronto soccorso sono meno strutturati. Dove invece i Ps sono a pieno regime i Cau diventano di fatto presidi di Medicina generale evidenziando un indebolimento della rete dei medici di famiglia".

Inevitabile il riferimento all’eventuale, in caso di vittoria, passaggio di testimone con il presidente uscente Stefano Bonaccini: "Siamo orgogliosi di quello che ereditiamo. Ma questo non vuol dire che non si possa provare a fare ancora meglio: penso appunto alla sanità, ma anche al sistema aeroportuale o alle infrastrutture". Niente campanilismi: "Quando andò via Vasco Errani – ricorda de Pascale – in Romagna si diceva che sarebbero rimaste solo le balle di fieno. E invece Bonaccini è stato molto attento a tutto il territorio regionale. Allo stesso modo, se vinciamo, avrò un occhio di riguardo per l’Emilia".

Mentre l’eco del caso Muzzarelli, la sua candidatura contrastata, la sua aspirazione a entrare in giunta ben sapendo che in pole c’è Davide Baruffi, attraversa tutta la regione: "È normale la competizione interna tra i candidati. Muzzarelli come tutti gli altri sono stati per me in questi anni punti di riferimento importanti. Ma colgo l’occasione per chiarire una cosa: i candidati al Consiglio li decidono i partiti, la futura Giunta, in caso di vittoria, è prerogativa del Presidente".