REDAZIONE MODENA

"Reattori nucleari nel distretto, il ministro è rimasto fermo al ’900"

La Cgil critica l’idea: "Occorre ragionare anche su altre vocazioni produttive".

La Cgil critica l’idea: "Occorre ragionare anche su altre vocazioni produttive".

La Cgil critica l’idea: "Occorre ragionare anche su altre vocazioni produttive".

"Il ministro Pichetto Fratin e Confindustria Ceramica sono fermi al Novecento". Non usa mezzi termini il responsabile CGIL del distretto Alessandro De Nicola (nella foto) per bocciare l’idea di un possibile ritorno al nucleare, anche a beneficio del settore ceramico, cui ha accennato il Ministro in occasione del convegno di apertura del Cersaie. Tema futuribile, ma che ‘scalda’ il sindacato. "Si tratta di una logica vecchia che non coglie la necessità di una discussione complessiva sul futuro del distretto sassolese in cui devono stare non solo il problema dei costi energetici delle ceramiche, ma anche la ricerca e il finanziamento di nuove vocazioni produttive, la salvaguardia dell’ambiente, la tutela della qualità del lavoro e di vita della popolazione". Se le ‘scelte coraggiose’ di cui si parla sono queste, conclude De Nicola, "siamo semplicemente al ritorno al Novecento, quando le esigenze produttive erano le uniche determinanti che guidavano lo sviluppo di un territorio. Alla Cgil non interessa entrare nei dettagli tecnici di quanto affermato dal ministro Fratin nei confronti della nuova tecnologia nucleare, non è questo il punto".