Modena, 20 agosto 2017 -Ecstasy in cristalli e Speed (mix di anfetamina e cocaina): la stessa droga che qualcuno ha ceduto alla sedicenne di Genova morta alcune settimane fa in discoteca. E ben 113 dosi di quella sostanza, per un valore di tremila euro, sono state trovate addosso ad uno spacciatore modenese che avrebbe rifornito di ‘morte’ centinaia di giovani in arrivo da mezza Europa, richiamati dallo sballo del rave party in Vallesina. In manette, per mano della mobile di Ancona, con l’ausilio dei colleghi modenesi, è finito Alberto Tomassini, 30 anni, commerciante di articoli da fumo – cartine, pipe, bong e il resto della mercanzia di settore. A quanto pare il 30enne era lo spacciatore ufficiale dell’edizione 2017 del Black Moon Party, ma la polizia ha reciso il canale di approvvigionamento di droga sintetica da sballo pesante. La droga è stata trovata dagli inquirenti della narcotici negli ingranaggi del motore della sua Fiat Marea. Tomassini è stato arrestato e messo in carcere su ordine del pm di Ancona Rosario Lioniello in attesa di giudizio.
Ma la situazione del 30enne non è certo rosea: nel suo recente passato ci sono due precedenti condanne per reati analoghi e una pena residua da scontare di due anni e quattro mesi. Fatale per il 30enne è stato un sopralluogo in Vallesina: una visita per studiare il territorio, prendere visione del luogo del noto rave, in contrada Coste a Poggio San Marcello, sperduta e silenziosa località rupestre dove ogni anno, sul terreno di un privato, si organizza la ‘quattro giorni’ di musica e sballo in libertà. Una serata capace di attirare migliaia di giovani da tutta Italia, ma anche da Spagna, Germania, Francia, addirittura Polonia, Finlandia e altri. La sua visita, ad inizio agosto, aveva fatto scattare le attenzioni della questura dorica, già pronta ad occuparsi del rave della Vallesina. In collaborazione coi colleghi di Modena, gli inquirenti hanno così tenuto d’occhio gli ultimi movimenti di Tomassini: da venerdì mattina all’alba quando si è messo in marcia con la sua auto stracarica di merce e fino alle 11, ora del blitz. Il 30enne ha sbagliato strada e invece di salire verso Jesi è andato dritto verso Torrette. Qui è stato fermato dalla polizia. In questura la sua auto è stata smontata pezzo per pezzo, compresi i suoi infiniti bagagli. Prima sono spuntati fuori circa 3mila euro, provento dello spaccio delle stesse sostanze ad un rave party in Friuli pochi giorni prima. Poi è venuto fuori un cilindro attaccato al motore con calamità. Dentro al cilindro, due sacche con l’ecstasy e con lo speed, pronto per essere spacciato. Alberto Tommassini è finito dritto in carcere.