ALBERTO GRECO
Cronaca

Ravarino apre il ‘cohousing’, gli alloggi condivisi per anziani

Nella prima metà del Novecento era anche alloggio per insegnanti. Ora la scuola elementare di Rami, ormai abbandonata dalla...

Nella prima metà del Novecento era anche alloggio per insegnanti. Ora la scuola elementare di Rami, ormai abbandonata dalla fine degli anni Ottanta, diventerà la casa di anziani ultra 65quenni autosufficienti, residenti nei Comuni dell’Unione del Sorbara. Verrà sperimentata un’innovativa esperienza di co-housing, che Asp (Azienda Servizi alla Persona) "Delia Repetto" di Castelfranco spera di replicare altrove, fornendo una risposta innovativa e concreta ad anziani alla ricerca di una soluzione abitativa che spezzi la loro solitudine e li riconnetta nel tessuto della comunità.

"Per Asp – afferma l’amministratore unico Cecilia Luppi - questo progetto rappresenta un’occasione di sviluppo importante, sia per la valenza innovativa (è il primo servizio con queste caratteristiche all’interno dell’Unione del Sorbara), sia perché coltivare la socialità delle persone anziane è una delle sfide del futuro".

Agli ospiti sarà chiesto un affitto, di circa 550 euro mensili, comprensivo delle utenze, ma godranno anche del supporto di un operatore Asp per assistenza nelle pratiche burocratiche e altro. In uno spazio ricavato al primo piano della struttura di circa 120 metri quadri, composto da cucina, zona giorno, tre camere da letto, due bagni e due ampie terrazze coperte, da settembre vi troveranno alloggio 3 persone, di cui è in corso una sorta di recruiting.

Ma, la vera novità è che questo luogo, poiché al piano rialzato dello stesso stabile sono presenti la sede di Croce Rossa Italiana – Unità Territoriale di Ravarino e quella di Avis Ravarino, offrirà ai residenti opportunità di scambio, supporto e socializzazione. L’intervento è stato possibile grazie al contributo di 600.000 euro della Regione per i Beni culturali danneggiati dal sisma. A questo si sono aggiunti un finanziamento europeo di 50mila euro per l’efficientamento energetico degli edifici e 200mila euro provenienti dal bilancio del Comune di Ravarino. Ora con uno specifico bando si conta sull’Art-Bonus, detraibile in materia di erogazioni liberali al 65% nel caso di tutela del patrimonio culturale, per raccogliere i 50mila euro mancanti per il recupero dell’area cortiliva dell’immobile.

Alberto Greco